giovedì 23 giugno 2016

Spoleto Meeting Art Due Mondi 2016

A Spoleto - Città che vive nel segno dell'Arte e della Cultura - il Prof. Luca Filipponi ha presentato l'edizione 2016 dello Spoleto Meeting Art Due Mondi.
L'inaugurazione avverrà il 25 Giugno nella particolare cornice di Palazzo Mauri e raccoglierà firme di tutto rilievo che, certamente, attrarranno l'interesse degli amanti dell'Arte.
Di seguito, il comunicato-stampa diramato per la circostanza dallo staff del Prof. Filipponi.

The S.V. It is invited on June 25 at 17 in Spoleto at the opening SpoletoMeetingArt DueMondi at Palazzo Mauri Literary Cafe, with the artistic presentation of Dott. Sandro Costanzi and Dott. Angelo Matteo Socci. An extraordinary event where the artist, through his art, opens his soul and conveys emotions for art lovers and, of course, to all those who will participate. until July 10, the works of the artists will be exhibited: Craia Silvio , Bavetta Gaspare,Bizzarri Roberta , Gatteschi Lucio ,Ghelli Subrizi Lilia, Giannettino Gianni , Gulotta Roberta, Jaccheo Rosanna, Maglio Maurizio, Maiorini Piergiorgio, Natali Silvio, Needham Philip, Onofri Maria Rita, Pelucco Roberto, Perri Claudio, Puccio Pucci, Raggi Luigia, Serafini Elisabetta, Sisi Rinaldo, Zavoli Massimo. On July 4, 2016 on the first floor will be inaugurated Masters in comparison with the artists: Franco Carletti and Annamaria LiGotti.
La S.V. è invitata il 25 giugno alle ore 17 in Spoleto all’inaugurazione dello SpoletoMeetingArt DueMondi presso Palazzo Mauri Caffè Letterario con la presentazione artistica del Dott. Sandro Costanzi e Dott. Angelo Matteo Socci. Un evento straordinario dove l’artista, attraverso la sua arte, apre la sua anima e trasmette emozioni agli amanti dell’arte e, di certo, a tutti quelli che parteciperanno. fino al 10 luglio, saranno esposte le opere degli artisti: Craia Silvio ,Bavetta Gaspare,Bizzarri Roberta , Gatteschi Lucio ,Ghelli Subrizi Lilia, Giannettino Gianni , Gulotta Roberta, Jaccheo Rosanna, Maglio Maurizio, Maiorini Piergiorgio, Natali Silvio, Needham Philip, Onofri Maria Rita, Pelucco Roberto, Perri Claudio, Puccio Pucci, Raggi Luigia, Serafini Elisabetta, Sisi Rinaldo, Zavoli Massimo. Il 4 luglio 2016 al primo piano sarà inaugurata Maestri a Confronto con gli artisti: Franco Carletti e Annamaria LiGotti.






lunedì 20 giugno 2016

ACQUERELLI PER CELEBRARE S. ANTONIO

La Gent.ma Collega Fiorella Ialongo, con la sua cortese e professionale puntualità, ci informa di un evento che avrà luogo a Roma domani 21 Giugno.
Evento particolare - quello di celebrare il Sant'Antonio di Padova -, in un ambiente particolare, con un parterre d'eccezione: finalizzato, quest'ultimo, a sottolineare con le proprie presenze lo spessore culturale e artistico dell'iniziativa. 

ACQUERELLI PER CELEBRARE S. ANTONIO

Sant’Antonio, nato a Lisbona e morto Padova, è sicuramente uno degli esempi più alti di autentica Fede Cristiana unita ad una profonda conoscenza della Parola di Cristo, e che rappresenta anche un fortissimo legame spirituale tra il Portogallo e l’Italia.                                   Da sempre, numerosi Artisti lo hanno celebrato.               Tra di essi si segnala l’Arch. Vasco D’Orey Bobone il quale presenterà il suo libro intitolato “Via Sancti Antonii” martedì 21 Giugno alle ore 18,30 nella bellissima Chiesa nazionale in via dei Portoghesi a Roma.                               L’opera contiene una serie di ricercati acquerelli dell’Autore, che raffigurano i luoghi simbolo della vita del Santo lusitano.                                                                     In considerazione dell’importanza dell’opera, essa e l’autore verranno presentati da due ospiti d’eccezione: l’ Arcivescovo Prelato di Loreto, S. Em.za Mons. Giovanni Tonucci ed il Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura, Ecc.mo Mons. Carlos De Azevedo.                                         Entrambi saranno introdotti da S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Dott. Antonio De Almeida Riberiro e dall'Ill.mo Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, Rev.mo Mons. Agostinho Da Costa Borges.


Fiorella Ialongo
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domenica 19 giugno 2016

DA SPOLETO SOFFIA IL VENTO DELL'ARTE

Dal vulcanico e poliedrico Prof. Luca Filipponi, assistito da Collaboratori di rango ed esperienza, giungono nuove, belle, iniziative: sempre nel segno della Cultura e dell'Arte.

Siamo certi che - dal 23 al 26 Settembre 2016, a Spoleto - il pubblico accorrerà numeroso, attratto dalla qualità di proposte d'eccellenza.

Spoleto Art Festival si gemella con il Caffeina Festival e Caffeina Polis di Viterbo

comunicare eu 4Domenica 12 giugno alle ore 11 30 a Casa Menotti in Piazza Duomo a Spoleto si è svolta la conferenza stampa e di presentazione congiunta di Spoleto Art Festiva 2016 art in the City che si svolgerà in Spoleto dal 23 al 26 Settembre, il Caffeina Festival di Viterbo incentrato sul libro, prosa e letteratura diretto e rappresentato dal giornalista Filippo Rossi, il Caffeina Polis diretto e condotto sempre nella città di Viterbo dal giornalista inviato speciale del tg2 Giovanni Masotti. Ad unire tutte e tre le manifestazioni prima di tutto l’arte contemporanea. Infatti l’artista abruzzese Nestore Bernardi ha siglato il manifesto del Festival Caffeina 2016 ( Il bacio) che verrà presentato per l’occasione , insieme al manifesto dello Spoleto Art Festival che è stato ideato da Ennio Calabria ( Arte in città).2016 ManifestoSFA EnnioCalabriaresizaSono molte le novità di questi festival che rappresentano delle realtà molto attive sui territori e sono dei veri e propri volani per lo sviluppo di attività culturali ed artistiche. Lo Spoleto Art Festival è rappresentato dal suo presidente Luca Filipponi, da Paola Biadetti direttore marketing e direttore artistico della rassegna Spoleto Meeting Art, mentre il Premio Spoleto Art sarà presentato dal prof Sandro Bini. Tra le conferme il prof Sandro Trotti ed Angelo Sagnelli direttori artistici dell’arte e della letteratura rispettivamente, ma anche il dott Umberto Giammaria presidente della Fondazione Tau che sta prendendo sempre più piede e consenso in terra d’Abruzzo e non solo,il Prof Massimo Zavoli che si farà coordinatore del progetto Accademia ( progetto gratuito aperto a tutti gli studenti under 30).
logo_Caffeina_FestivalSoddisfatti Luca Filipponi e Giovanni Masotti per l’abbinamento Spoleto Viterbo : ” Abbiamo creato delle sinergie sulla base di affinità presenti nelle nostre organizzazioni, siamo sicuri che questi risultati ci porteranno molto lontano”. Tra le scadenze a breve termine la presentazione dello Spoleto Meeting Art il 25 giugno ed i poeti si incontrano il 2 luglio sempre al Caffè letterario di Palazzo Mauri, il premio Spoleto del 9 luglio che tirerà la volata allo Spoleto Art Festival di settembre che quest’anno presenta numeri e consensi sempre più rilevanti :dalle 38 locations alla presentazione critica del prof Paolo Levi, dalla presenza ufficiale ad Art Basel dello Spoleto Art Festival fino alla rinnovata e consolidata partnership con il mensile Arte e con l’Editoriale Giorgio Mondadori , ma anche tante novità tra conferme e rinnovate collaborazioni internazionali con Russia, Usa e Cina.

venerdì 17 giugno 2016

IN & OUT


In molti ricorderanno il simpatico film di Oz, pur se aveva contenuti tali da richiamare l’attenzione di un pubblico attento alle vicende connesse alle diverse espressioni della sessualità individuale.
Il titolo – 'IN & OUT' ossia 'Dentro e Fuori', qui liberamente applicato all'attualità nel senso di ‘Dentro o Fuori’ – ben si addice a due fondamentali momenti della vita di diversi milioni di Cittadini, in tutta Europa.
In Italia, il turno di ballottaggio tra i candidati alle poltrone di Sindaco di importanti Città – e relative aree metropolitane -, vede contrapposti soggetti e schieramenti, con mobilitazione di alleanze più o meno comode, più o meno ‘sante’, più o meno surrettizie.
Il lasso di tempo trascorso tra il primo turno e questo, è però servito a mettere a fuoco la ‘tenuta’ caratteriale e comportamentale dei Candidati, mentre – sotto gli occhi di obiettivi e telecamere, rispondevano alle (solite!) domande di cronisti, anchor-man, e pubblico.
Per me che sono abituato a leggere nei comportamenti correlati alla comunicazione verbale e non verbale, è stato abbastanza semplice cogliere sguardi gettati nel vuoto, al di sopra di un orizzonte immaginario quasi sempre alla destra del soggetto in ascolto, mentre si davano risposte ‘tutte di un fiato’ e quindi preconfezionate; come pure anomale erano le risposte date da quei Candidati (non importa, in questa sede se fossero uomini o donne) che alle domande rispondevano con piglio solo apparentemente sicuro, quasi smargiasso ovvero supponente, per sciorinare – ricordate il buon ‘mitraglietta’? – concetti e soluzioni che, anziché rassicurare, sembravano delle enunciazioni suicide.
Del tipo ‘non votatemi’: specie perché opposte a quella logica, cui – peraltro, anche se perversa – tutti noi siamo abituati.   Vogliamo ascoltare rassicurazioni e promesse, blandizie travestite da ragionamenti pseudo-logici e da una profusione di cose che farà il solito Remo.  Ossia ‘faremo’ questo, quello e quell’altro: tanto, si è visto che promettere e non mantenere, in Italia, non ha mai ucciso alcun politico.    Che la nomina dell’Amministratore di una Città possa essere legata alle miopi visioni di stadio si-stadio no, investimenti si-investimenti no (riferiti a risorse da dirottare verso altre esigenze ritenute molto più importanti per i Cittadini), francamente è di troppo!
Forse occorrerebbe un terzo o quarto turno per rifare nuovamente queste Elezioni Amministrative. Nuovi Candidati e nuove proposte.   Ma è un sogno ad occhi aperti… Per ora, promesse - old style: panem et circenses -, occhi vacui aperti sul vuoto (chiarisco: sono segno di menzogna, specie di chi non ha coraggio per guardare negli occhi l'interlocutore), dichiarazioni sputate fuori dai denti così come da bambini si prendeva lo sciroppo amaro (un respiro, prima, trattenere il fiato, espellerlo!).
Temo l’astensione, specie di coloro che – con animo infuocato – al primo turno gridavano ‘al cambiamento!’, mentre tempo la compattezza strumentale di chi non vuol perdere un’occasione sfuggita per decenni.
Un fatto è certo: i risultati si riverbereranno certamente sul referendum di fine Giugno, e non solo: visto lo spessore del coinvolgimento dell'apparato di Governo a fianco di Candidati.  Un referendum cui gli Italiani dovrebbero dedicare moltissima attenzione, specie per comprendere bene, bene, bene… in che cosa consistano le riforme che si vogliono apportare e quali mutamenti potrebbero provocare nella loro vita attuale ed in quella dei loro figli.
E' in gioco il loro futuro politico e persino la possibilità di poter ben esprimere la loro libera, democratica volontà. Di stampo repubblicano: è bene sottolinearlo. 
Ma – nell’ 'IN & OUT' di questo articolo – si guarda anche al pronunciamento dell’Inghilterra: dentro o fuori da quest’Europa malaticcia, senza tono e persino avvelenata e velenosa, vittima delle pruderie francesi e dell’ottusa conquista teutonica di un potere che è supremazia, annientamento della sovranità degli altri Stati, vero e proprio accaparramento di mercati e risorse, annientamento della concorrenza, azzeramento di ogni altrui pulsione di rivendica.
Con consapevolezza e lucidità, dati - reali - alla mano, faccio il tifo per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e quindi dalla zona (grigia!) dell’Euro: unità monetaria peraltro, prudentemente e saggiamente mai abbracciata da questo Popolo intelligente, per non tagliarsi alcun ponte alle spalle.
Oggi si assiste a ondate di pessimismo e vero e proprio terrore, gettate – così come avvenne in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e più recentemente Austria – sui Cittadini di queste Nazioni, per tramortirli di paure, di velate minacce, stordendoli con la promessa di recessioni, impoverimenti, ecc. ecc.
Ma Signori… i timori dell’una parte si equivalgono con quelli dell’altra, ed è solo tramite la comunicazione 'pilotata e interessata, quando non allineata' che sembra prevalere l'una o l'altra tesi: la scelta reale è se continuare, nonostante le promesse e le concessioni di queste ultime settimane – tipo caramelle abbondantemente sparse sugli ami nascosti – nello stesso modo, con le stesse angustie, vittime di un Parlamento Europeo che delibera sempre a favore di un paio di parti, ignorando le attese di altri. Vittime degli gnomi che con teutonica fermezza proseguono nei loro mantra fatti di numeri e tossiche pozioni magiche.
Ciò che è accaduto in Grecia, ha aperto bene gli occhi a moltissima gente in Europa: se cadi in ginocchio, non ti aspettare che una mano si stenda ad aiutarti! Prima ti metterà sotto gli occhi mucchi di carte, dicendoti ‘firma’!  Poi ti aiuterà a sollevarti e si riprenderà quasi tutto quello che dice, sempre sulla carta, di averti dato.  Per aiutarti, è ovvio!
La Grecia scende nuovamente in Piazza, in queste ore; la Francia è dilaniata da contrasti e proteste accese, così accese da rischiare di dar vita ad un incendio dilagante in Europa; Spagna e Portogallo non vedono l’ora di sganciarsi dalle Forche Caudine di Bruxelles; l’Italia … vive delle grida di chi – dall’alto delle proprie personali ricchezze o dei propri immensi vantaggi – ‘tifa’ per l’Euro e per l’Unione.
Un’Unione che non c’è, stravolta dagli gnomi che – con matita, righello e calcolatrice – amano dare lezioni a tutti! Senza però accertarne: ricordate lo scandalo delle auto con il software truccato per poter meglio essere vendute (che lealtà, nella concorrenza!)? 
Si paventava un tracollo economico della Germania, multe iper-salate tali da far stramazzare aziende e stati… com'è andata a finire? E' stato alzato il limite di inquinamento tollerato, con buona pace per la tutela della salute e dell'ambiente: ma con un fortissimo sospiro di sollievo - almeno in Europa - delle aziende automobilistiche tedesche, delle banche tedesche, della politica tedesca, delle finanze tedesche...!
E se n'è accorta anche la Svizzera che le cose non vanno proprio, intenzionata com'è a rivedere la sua richiesta di adesione all'Unione Europea, presentata ben 24 anni fa!
E noi tutti dobbiamo sottostare ai soprusi ed alle angherie di questi signori?  Questo è il nerbo del concetto di Unione? 
Poveri i nostri Padri, poveri i Padri Costituenti dell’Europa Unita! Il loro corretto messaggio, il loro spirito, è statio svilito e profondamente tradito, violato e violentato!
Qui, di unito, oggi, c’è ben poco: c’è solo un gioco al massacro segnato da sopraffazione finanziaria ed economica non solo verso i deboli, ma anche verso i forti: vedasi il target posto sulla Russia, messa in difficoltà da chi si permette persino di fingere meraviglia perché Mosca si difenda con delle contromisure economiche e finanziarie !
Prossimo passo, nei sogni degli gnomi frano-tedeschi? Quello di lavorare per la successione di Draghi, con un candidato non ‘super partes’ ma ‘di parte’: francofono o tedesco.
IN O OUT…? Meglio OUT!   
Un sano scossone dall'Inghilterra non potrà che giovare al resto della truppa.
E gli Inglesi, quando vanno a votare, ci mettono molto della loro testa dimenticando i suggerimenti del 'cervello nella pancia': forse non hanno dimenticato il fuoco di sbarramento fatto contro di loro proprio dalla Francia, che non intendeva farli entrare nel biz europeo, e forse hanno ancora nelle orecchie il boato delle V2 e il rumore di quegli scarponi che marciavano con il passo dell'oca e la cui eco fu spenta - è bene ricordarlo! - con il sangue delle truppe alleate, inglesi inclusi.
Il terrorismo psicologico esercitato con gli Inglesi oggi, con la Grecia ieri, ma anche con Italiani, Spagnoli e Portoghesi, e per ultimo con gli Austriaci, non paga più: anzi va contrastato e combattuto.
Terrore per terrore, è meglio essere terrorizzati da una speranza piuttosto che non dalla certezza della prosecuzione del vivacchiare - ripeto, sempre tiranneggiati e terrorizzati  dai gerarchi di Bruxelles o Strasburgo o altro, rappresentanti  di un'Europa scollegata, disunita, persino cinica e crudele con i più deboli, incapace di risolvere i problemi, con un'apparato burocratico che, definire ciclopico, è dir poco.
Meglio alle urne, meglio cambiare a tutti i costi; e ancora cambiare, per poi cambiare... fino a che questa classe politica troppo simile al vecchio, anzi 'peggio' del vecchio - perché composta proprio da vecchi, immodificabili soggetti con solo un 'contorno' di convenienza un po' più giovane - continua ad operare imperterrita, come se non si fosse accorta che il Mondo è cambiato, che c'è una profondissimo cambiamento in atto e di come sia morta la vecchia prosa, l'arcaico bla-bla-bla per imbonire e prendere per i fondelli i Cittadini.
Solo un cambiamento, un rinnovamento, una rivitalizzazione, può dare nuova ossigenazione ai tessuti malati della società, segnando la fine di quelli ormai dépassé di una classe politica vecchia e priva di palpiti vitali seri e affidabili, all'insegna della programmazione, abbandonando così la menzogna, l'inciucio perenne, la ricerca del profitto personale.

Roma, 17 Giugno 2016                            Giuseppe Bellantonio


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mercoledì 15 giugno 2016

RIFLESSIONI... TRA SEGNO E COLORE

Nella graziosa cornice di Porto Sant’Elpidio, nella Provincia di Fermo, caratterizzata dal bel lungomare oltre che dalle più recenti fabbriche di calzature, l’amore ed il gusto per l’Arte sono presenti in misura importante e tangibile. L’intenso incremento della popolazione non ha fatto smarrire i forti legami con chi opera nel territorio; anzi, li ha incrementati nel segno di quelle Tradizioni che si riconducono alla stessa presenza etrusca nell’entroterra ed alle vestigia specie culturali dell’epoca tardo medioevale.                                        L’animo cittadino resta comunque profondamente legato al mare, alla pesca: a quel mare che, come recita il motto latino sullo stemma – In Litore Fulget – splende e fa risplendere il litorale sotto i raggi del Sole.                                   E’ stato quindi in questa bella cornice che il 12 Giugno 2016 Daniele Taddei ha brindato al vernissage della importante Mostra, cui era stato invitato.             Un evento certamente importante per il valore degli Artisti presenti come pure di quelli intervenuti, in uno ad un pubblico attento e interessato.                        Ma ciò che in particolare ha caratterizzato questi momenti è stato proprio l’intervento del bravo e competente Daniele Taddei, collezionista e curatore d’Arte: ancor meglio, amante dell'Arte, a tutto tondo.                                     Le sue autorevoli parole si sono aggiunte a quelle che, anche ultimamente, hanno speso altri soggetti competenti e amanti dell’Arte: la sostanza di questi interventi sta nella – dolorosa, direi - presa d’atto dell’eccessivo mercantilismo che caratteristica le legittime attese di quanti desiderino mostrare al pubblico le loro opere, esponendole.  Gli eccessi, si sono sommati, strato sopra strato, determinando profonde anomalie: galleristi, curatori e gli stessi critici, non esisterebbero se non esistessero gli Artisti.   Questo – come ho anche sottolineato nel recente MANIFESTO PER L’ARTE la cui stesura, in nome e per conto dell’Accademia di Alta Cultura,  ho curato insieme alla brava Artista Prof.ssa Rosanna Della Valle e alla curatrice e organizzatrice di Mostre ed Eventi Dott.ssa Monica Melani, anch’ella intensa e profonda Artista – a conferma della valenza degli Artisti: nulla di tutto ciò che ho sopra indicato, potrebbe esistere senza di loro                                                                                                Al contrario l’Artista può esistere e produrre le proprie opere anche senza che sussista intorno a lui, condizionandone profondamente la vita, tutta quella catena che sulla sua Arte, sulle sue sensazioni, sulle sue attese, sulle sue energie, sulle sue vibrazioni, sulle sue delusioni, sulle sue illusioni, sulle sue gioie e sui suoi dolori, vive.   Vive, agevolandolo apparentemente da un lato, ma anche condizionandolo profondamente dall’altro                                         Tutto questo ha ormai determinato una serie di reazioni che - attraverso il web, ed in particolar modo i social - ha mostrato, facendola emergere dalle pieghe di un’apparente normalità, la frustrazione, l’ansia, lo scoramento e quindi lo sfinimento dei più: stanchi di dover subire.                                                    Fa piacere accorgersi che, così come noi dell’ADAC ci rendemmo conto già da molti tempo – specie lavorando a stretto contatto con il grande Accademico M° Dario de Blanck (‘Genio innovativo dell’Arte contemporanea’, come chi qui scrive ebbe a definirlo in un proprio articolo) – anche altri via via abbiano avuto similare percezione sottolineando i molti punti in comune con quanto da noi denunciato ed i certo qual modo i ‘rimedi’ da apportare: quantomeno per determinare una inversione di tendenza, sul quanto gli Artisti – ed in particolare le donne-Artiste – abbiano a patire a causa di questo vero e proprio ‘sistema’.    Un ‘sistema’ dove non infrequentemente, la differenza tra chi può ‘emergere’ e chi invece continuerà a ‘segnare il passo’, la fanno soltanto i mezzi finanziari disponibili: ciò, così come è stato recentemente dimostrato proprio a Roma, dove le somme (assurde!) richieste agli Artisti ‘selezionati telefonicamente’ da un’efficace servizio di segreteria di un ambizioso Premio per partecipare allo stesso, consentivano di partecipare/essere visti e citati/ricevere una buona critica e (ovviamente… Con una ‘leggera’ maggiorazione della quota di partecipazione!) essere menzionati su una prestigiosa rivista d’Arte (proprio una di quelle: carta patinata, bei colori, firme note… Una di quelle riviste che, una volta prese, si custodiscono come reliquie in biblioteca, ‘perché allora ha parlato di me’).                                                                                                   Ecco che, se questo è lo ‘stato dell’Arte’, qualcosa bisognerà pur fare e, credetemi, a questo punto non è importante tanto chi abbia denunciato per primo, e come, questo  profondo malessere, quanto il fatto che – attraverso l’unione strategica delle proprie capacità e con opportune collaborazioni - si inneschi un processo evolutivo a spirale, moltiplicatore di energie positive e in grado di conferire onorabilità, ovvero maggiore considerazione, agli Artisti così come a chi opera a stretto contatto con loro.                                               Alla pari e con dignità.                                                                                Di seguito – per gentile concessione dell’Autore, l’ottimo Daniele Taddei – portiamo all'attenzione dei nostri Lettori il testo integrale del di lui intervento alla Mostra di Porto Sant’Elpidio.                                                             Infine, chi fosse interessato, potrà collegarsi anche al sito dell’Accademia di Alta Cultura, http://accademiadialtacultura.blogspot.com, dove è pubblicato il testo del MANIFESTO PER L’ARTE, così da poterne trarre ulteriori elementi di valutazione ovvero comparazione e integrazione, per meglio determinare contenuti e formule ma anche per consentire – ai nostri Lettori-Artisti – di intervenire offrendo il loro contributo di esperienze dirette al pari delle loro possibili proposte.                                                                             Proposte, che francamente, attendo personalmente con forte desiderio: dimostreranno che l’Arte è ben viva e che essa guarda agli Artisti.                      Loro è l’opera.                                                                                              Il resto è solo cornice: una cornice bella e luminosa, o opaca e misera.

Roma, 15 Giugno 2016                           Giuseppe Bellantonio
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“Riflessioni reciproche, tra segno e colore”
Il titolo di questa mostra d’Arte mi da lo spunto per poter esternare per la prima volta al pubblico un mio sopito desiderio, ovvero quello di coinvolgervi, non soltanto per PARLARE d’Arte o per FARE Arte, ma quello a mio avviso più profondo ed intimo, quello di ASCOLTARE l’Arte.
Per ASCOLTARE non intendo ciò che mi potrebbero comunicare gli autorevoli protagonisti di questa manifestazione, SANDRO, SILVIO, VITTORIO, CARLO, AGOSTINO, LUCIA, MARISA, CLEOFE, LEONARDO, ALESSANDRO, ci vorrebbero ore ed ore per analizzare da vicino i loro percorsi artistici, le loro rassegne critiche, le loro sperimentazioni, le loro ricerche, le loro innovazioni, le loro tecniche e supporti preferiti, ne tanto meno ASCOLTARE  le opere che in questo preciso istante ci stanno osservando in silenzio, cercando di comunicare con i loro segni, con i loro colori, con i loro movimenti, le ansie, le tensioni, le speranze espresse da ogni singolo autore.
ASCOLTARE intendo interrogare, indagare, guardare dentro di noi, perché solo conoscendo se stessi potremmo conoscere gli altri, e con gli altri interagire, relazionarci, scambiare sensazioni, intuizioni ed esperienze.
Una sorta di AUTOCOSCIENZA, una voce dell’anima che ci conduce alla consapevolezza, quella consapevolezza che ci porta ad un esame interiore, esame necessario per solidificare la conoscenza, conoscenza atta non a prevaricare ma a riconoscere la nostra limitatezza e finitezza.
Viviamo in un momento di grande difficoltà, forse tra i più significativi dal Secondo Dopoguerra, le crisi che ci attanagliano non sono solo quelle finanziarie, economiche, politiche, ma quelle legate più da vicino all’uomo, al sociale, alla  cultura, all’arte.
L’uomo è sempre più fragile, indifeso e sempre più rassegnato nel cercare di riappropriarsi di quei ideali, di quei valori che sono la vera essenza della propria esistenza.
L’Arte, e tutti noi oggi che siamo qui apparteniamo al suo “sistema”, possiamo sicuramente legittimare che la stessa è quella che per prima ne risente, è quella che per prima metabolizza le tendenze, le mode, i sconfinamenti, le contaminazioni, i nuovi processi tecnici, le nuove tecnologie, le nuove intermediazioni, i nuovi mercati.
Ecco, osservando e riflettendo su questo panorama mi viene da esternare che tutti noi dovremmo cercare di contribuire alla ricerca della verità più prossima, di ricercare quella luce che illumini il nostro cammino, consapevoli che non potremmo mai raggiungerla.
Assistiamo oggi come non mai ad un prolificare di “persone” che a diverso titolo si esprimono attraverso l’Arte, voci dicono che sono ben oltre il milione, arrivano giornalmente notizie di chiusura di gallerie d’Arte, rimangono in piedi solo quelle di riferimento per un mercato nazionale o internazionale, gli spazi espositivi pubblici e privati sono sempre più rari e quei pochi onerosi, creando non poche difficoltà per chi vuol esporre le proprie opere.
Il mercato è  passato per la quasi totalità degli scambi in mano alle Case d’Asta o alle Fiere, quest’ultime in netta crescita, nel contempo anche la “provincia” mostra segnali di vivacità e di fermento attraverso Festival, Meeting, Premi, Concorsi, Rassegne, Mostre, Eventi, Biennali, Triennali, Quadriennali, e non mi riferisco logicamente a Venezia, Milano e Roma.
In questo clima, nella complessità del “sistema” sin qui illustrato, quale contributo siamo noi in grado di offrire per migliorare lo “stato dell’arte”, per ridarle il suo valore, la sua autorevolezza, il suo osannato prestigio?
Questo è l’interrogativo, questa è la riflessione che vorrei condividere con voi!!!
A mio giudizio tutti coloro  che a qualsiasi titolo si occupano d’arte, me per primo, dovrebbero fare un passo indietro  provando a ristabilire un ordine, una regola, che fungano entrambe da deterrente contro le facili scorciatoie,  le lusinghe effimere, o peggio ancora da aspettative illusorie.
Sarebbe auspicabile che a tutti gli autori che fanno Arte venga riconosciuto il massimo rispetto e la dovuta considerazione, in particolar modo verso  i giovani e verso coloro che l’Arte la vivono come mera passione, occorre star loro vicini, seguirli nel lavoro creando un confronto leale e sincero, essere loro di aiuto e conforto nei momenti più difficili, motivarli ed accompagnarli con onestà e altrettanta determinazione nel percorso intrapreso, rammentando con estrema franchezza  che :
 “l’Arte è avara con molti e generosa con pochi” 
Da sempre sono un fermo sostenitore della “provincia” quel territorio quasi sempre denigrato, a torto o a ragione, perché la stessa possiede una energia e una vivacità culturale, intellettuale ed artistica difficilmente riscontrabile in altri contesti, la “ provincia” ci ha dato nomi illustri basti pensare nelle sole Marche le figure monumentali del ‘900 di LICINI e TOZZI su tutti.
Gradirei concludere questa mia riflessione  auspicando che la “pagina” che tutti noi oggi abbiamo scritto possa essere di auspicio per RECUPERARE, SALVAGUARDARE e PROMUOVERE l’Arte i tutte le sue componenti, consapevoli che questo processo passa attraverso di NOI, dalla nostra CONOSCENZA ed dalla nostra AUTOCOSCIENZA.
Daniele Taddei
Porto Sant’Elpidio 12 Giugno 2016
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giovedì 9 giugno 2016

LA BIENNALE DI SPOLETO 2016

Per conto del Prof. Luca Filipponi, riceviamo il Comunicato che segue, lieti di poterne porgere i contenuti ai nostri Lettori.
Arte, Arte, Arte... e Cultura in tutte le salse: ah che sollievo per l'animo, che ristoro per la mente, che appagamento per il cuore!

La Biennale di Spoleto si presenta


Sabato 4 giugno alle 17 è stata presentata la biennale di Spoleto ideata e diretta dal M° Giuliano Ottaviani già da tempo assiduo frequentatore della città del Festival e da sempre la sua organizzazione Eclettica ha creduto nelle potenzialità di Spoleto tanto che lo stesso ha dichiarato:" tutte le principali città al mondo hanno una biennale d'arte , quindi mi sembrava doveroso che anche Spoleto ne avesse una di livello ed a forte vocazione internazionale". Molte sono le novità di questa edizione a partire dal nome che da il tema : Ecobiennale del Dialogo, ma poi anche i luoghi che sono differiti dalla Galleria Eclettica in via portafuga 4, alle sale del Comune di Spoleto in via Visiale, fino al Museo della ex ferrovia Spoleto Norcia in via Fratelli Cervi e poi le mostre personali di grandi maestri presso la sede della galleria polidarte in via Duomo 27. La grande novità di quest'anno è la partnership con lo Spoleto Art festival ed il suo presidente Luca Filipponi che farà anche la presentazione critica e curerà la comunicazione della kermesse. Inoltre tra Giuliano Ottaviani e Luca Filipponi si è ricomposta un'amicizia di vecchia data che si è fortemente consolidata anche sulla base di programmi comuni. Così si sono espressi Filipponi e Ottaviani:"Girando un po' per l'Italia e per il mondo abbiamo visto che l'arte contemporanea ha bisogno di nuove dinamiche organizzative e comunicative e che i musei tradizionali sono divenuti sempre di più distanti dalla realtà e sono solo autocelebrativi nei confronti degli artisti contemporanei. Da qui nasce lo spunto per la Biennale e del progetto città Museo, sul quale stiamo lavorando per il futuro".
Ecco tutti gli artisti partecipanti alle biennale di Spoleto 2016 ( seconda edizione): Al Lidia, Alaman Lidia, Anderson de Lyhn, Bonjour Marta, Borello Vanina, Chirino Jorge, Costantini Claudia, Courrege Maria Graciela, Divito Nora(Aymur), Echenique Iner, Fabbian Liliana, Fernandez Farjat Claudia, Giordano Carlos, Hauf Alicia, Lebedinsky Monica, Lucchini Marcella, Marescalchi Liliana (coordinatrice), Menna Silvia, Munoz Herman Javier, Pecorino Adela, Penalva Marcos, Pires Frade Isabel, Redruello Stella, Remo Doris, Sampellegrini Gaston , Sarrias Sole, Sosio Cecilia, in rappresentanza dell'Argentina; Coutinho Vania, Dorea Juraci, Pimenta Josè Luiz, Ricardo Franco in rappresentanza del Brasile, Wang Yuchen per la Cina; Azzouz Zakia, Berizzi Gerard per la Francia; Alesiani Giuseppe, Bassanello Imelda, Cologiuri Lorenzo, Celli Alfredo, Cianni Sandro, Fausti Emma,  Finestrelli Uras Stefania, Gentili Carlo, Graziani Susanna, Guidi Lorenzo, Lugiato Anna Rosa, Magno Saverio, Massimi Claudio, Mastronicola Carmine, Moscardelli Patrizio, Ottaviani Giuliano, Pesca Cristiano, Pontin Willy, Rossi Giuliano, Scaglione Antonella, Torrisi Flora, Vitaloni Rita per l'Italia; Jydyz Zakunova per il Kyrgyzstan ; Buer Kari Berit, Wegner Hilde per la Norvegia; Marian Williams per l'Olanda, Hamczh Ewa Maria per la Polonia, Mihai Chiriac per la Romania, Karamoucha Elena per l'Ucraina. 
Le mostre resteranno aperte fino al 20 luglio.

VERSO IL BALLOTTAGGIO...CAMBIA VENTO?

Per la lucidità dell'analisi e l'assenza di qualsivoglia acrimonia nel linguaggio e nell'esposizione fatta da  S.E. il Prof. Salvatore Sfrecola, ci pregiamo proporre ai nostri Lettori un Suo scritto pubblicato sul sito di 'Un sogno Italiano' e relativo all'imminente turno elettorale di ballottaggio.
Buona lettura!

Verso il ballottaggio
Cambia vento? A Roma e non solo
di Salvatore Sfrecola

All’indomani del primo turno delle elezioni comunali chi, nel Partito Democratico, nei ballottaggi rincorre i candidati del Movimento Cinque Stelle, come a Roma, Giachetti, o è inseguito, come a Torino, Fassino, denuncia negli avversari populismo, protesta per la protesta e genericità dei programmi. Giachetti ha ripetutamente sfidato Virginia Raggi, attestatasi al 35% dei voti, a confrontarsi con lui, con i programmi sui percorsi della metropolitana e su questa o quella linea di tram e via discorrendo. Un confronto che, denuncia il candidato del PD, prima non c’è stato, anzi sarebbe stato evitato dalla candidata del M5S.
Quel confronto forse non ci sarà. In primo luogo perché chi è in testa solitamente non accetta confronti con chi lo insegue. Inoltre sfugge a Giachetti che il confronto tra lui e Virginia Raggi non è sui programmi ma sulla sua personale credibilità come candidato e sul partito che lo esprime in relazione alla sua storia a Roma. Insomma Giachetti è, nel bene e nel male, l’erede dell’area politica che ha governato Roma negli ultimi venti anni.
“È cambiato il vento”, ha detto in apertura della sua conferenza stampa la giovane Avvocato Raggi, un vento che ha premiato, al di là delle più rosee aspettative, la novità, l’immagine della novità, forse anche solo la speranza della novità, magari non bene identificata ma che, in ogni caso, si alimenta della speranza dei cittadini romani letteralmente disgustati da anni di sprechi e ruberie che fanno la cifra dell’inefficienza dei servizi comunali e della invivibilità della città più bella del mondo, in una parola della inadeguatezza dei partiti e delle loro classi dirigenti.
Tutte queste cose la Raggi non le dice ma le fa capire, perché ha compreso che l’ipotesi del cambiamento che ha mosso la sua candidatura è stata accolta dai romani in cerca del nuovo per quel sorriso accattivante, per il tono gentile della voce che dà un’idea della fermezza e della determinazione che la sorregge. In tanti hanno condiviso l’aspettativa del nuovo. Poco conta, quindi, che non abbia indicato quanti kilometri di metropolitana vorrà costruire, se e quali linee prolungare e fino a dove. I quiriti le hanno creduto sulla parola, ispirati da quel volto sereno e sorridente che spiegava con estrema semplicità che la novità è fatta di due parole di straordinaria importanza, legalità e trasparenza, senza mai alzare la voce, neppure per sottolineare un qualche aspetto della sua offerta politica, lei abituata a modulare parole e concetti quando, di fronte ai giudici più esigenti cerca di far valere le ragioni del suo assistito. Quel giudice che si chiama cittadino romano, che in politica è certamente ben più esigente di quello in toga, si è fatto convincere immediatamente è l’ha premiata. Troppo e troppo pressante il desiderio di cambiamento, quello che, già nelle elezioni politiche, era stato condiviso da un quarto dell’elettorato.
Giachetti, c’è da esserne certi, insisterà nel richiedere un confronto ritenendo di essere il più abile con la sua consumata esperienza all’interno del Partito Democratico romano, laddove si decide come gestire le risorse del Comune, tra indennità al personale, premi di produttività (quale?), consulenze, appalti di lavori, di servizi e forniture. 
È lì, nelle pieghe del bilancio, che si sono spesso annidati gli sprechi, magari all’insaputa di sindaci e assessori circondati da clientes ai quali il più delle volte non è possibile dire di no. Non che siano sempre illeciti, ma i romani hanno deciso di cambiare pagina di cogliere quel vento che è la novità di questa fase storica nella quale, come ha scritto Peter Mair, irlandese, uno dei principali protagonisti della scienza contemporanea, i maggiori partiti registrano un calo di iscritti e di partecipazione ed anche coloro che rimangono fedeli militanti sono sfiancati nel loro entusiasmo.
Si è aperta la fase del ballottaggio. Le due settimane che ci dividono dal secondo e definitivo voto saranno anche il tempo della sperimentazione dell’approccio nuovo che la realtà suggerisce ai cittadini ed ai partiti. Questi ultimi, a sentire le parole dei loro dirigenti, non sembra abbiano capito che è finito il partito che organizza non il consenso, sulla base di idee, ma la gestione delle risorse che fanno gola alle lobby grandi e piccole degli affari. Su questo si misura il rapporto con un movimento, come quello di Virginia Raggi che si alimenta di una protesta che per troppo tempo ha covato nell’animo degli uomini i quali hanno visto sperperi e corruzione passare impuniti attraverso gli anni, spesso protetti da norme di favore. Demonizzare la protesta è sbagliato e sciocco. I fenomeni vanno compresi ed è solamente l’arroganza della “casta” a negar loro cittadinanza.
Vedremo come si atteggeranno alcuni partiti che predicano legalità e trasparenza. 
Daranno qualche indicazione? Offriranno l’aiuto alla candidata Cinque Stelle, anche se lei non la chiederà? 
Roma diventa così un grande laboratorio di idee, sospinte da quel vento che “è cambiato”, in favore della giovane che non teme le difficoltà che dovrà affrontare se siederà sullo scranno più alto del Campidoglio. 
Un primo segnale lo ha dato Matteo Salvini con la solita formula: “se votassi a Roma voterei Raggi”.

8 giugno 2016

martedì 7 giugno 2016

CORVIALE:CONCLUSIONE DI UN IMPORTANTE EVENTO

Lo scorso 5 Giugno si è concluso l'interessante concorso "ARVALIA IN MOSTRA: I CITTADINI RITRAGGONO IL MUNICIPIO". 
Un nutrito gruppo di Artisti ha seguito con attenzione, ma anche curiosità, la semplice ma intensa cerimonia con cui la brava Monica Melani - curatrice e animatrice dell'evento, svoltosi presso la Galleria d'Arte IL MITREO, a Roma - ha sintetizzato i brillanti risultati, specie in termini di partecipazione popolare, sottolineando i meriti degli Artisti prescelti da una Giuria mista (tecnica e popolare). 

Per la SEZIONE ARTISTI

1 classificata: FIORELLA ZORRI  
2 classificati ex aequo: THEMART EVENTI di Cinzia e Brigitte (che hanno raccontato il Quadrante Corviale attraverso fotografie d'epoca e testimonianze) e MARINA MUCCI (creatrice degli interessanti abiti confezionati con materiale riciclato)
3 classificato: ADAMO MODESTO (premiato per la sua particolare scultura realizzata con del cartone, come pure per il video con cui ha mostrato dove ambienta le sue sculture sul territorio). 
Per la SEZIONE CITTADINANZA CREATIVA
1 classificato: CARMINE NAPPA  (la Drag Queen adottata da Corviale);
2 classificata: NICOLETTA LIGRESTI (suo il video fotografico sul "Forte Portuense"); 
Per la SEZIONE GRUPPI CREATIVI 
1 classificato: IL CERCHIO DELL'AMICIZIA Onlus di PAOLA PAGLIANI (per il video delle danze popolari ed internazionale ambientate nelle piazze e nei luoghi di aggregazione del Municipio XI)
2 classificati: gli alunni della 3E della Scuola Primaria L. Pirandello, guidati dalla maestra FEDERICA FORCINITI e dall'Artista ADAMO MODESTO, con il video della realizzazIone del plastico della Magliana.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA TECNICA 
al più piccolo e talentuoso candidato (di anni 8), EDOARDO BOGGIO, con il video "Un orso alla Magliana".                                        Un 'bravo' a tutti - organizzatori e partecipanti -, dandoci appuntamento al prossimo evento.                                                                 Un appuntamento teso come sempre ad aggregare e qualificare socialmente la vita dei residenti, impegnati da tempo in un importante progetto di rinnovamento.                                                                         Un rinnovato grazie a Monica Melani per il suo contributo personale, arricchito da un giusto mix di creatività, disponibilità, capacità organizzativa e quindi efficienza. 
Roma, 7 Giugno 2016