domenica 26 maggio 2013

DARIO DE BLANCK Y MENOCAL: IL SUO GENIO INNOVATIVO CI HA LASCIATI !


La Morte - terrena compagna delle quotidianità e quindi della Vita – è passata inaspettata e rapida a ghermirTi, Carissimo Dario: lasciandoci tutti increduli e smarriti, a commentare una notizia di quelle che non avremmo desiderato ricevere.

Queste mie righe, Dario, sono un rispettoso conversare con Te; un dialogo che in questi ultimi giorni non é potuto avvenire con quella frequenza cui il tempo – un'amicizia familiare di oltre quarant'anni: affettuosa, sincera, colma di concretezze ed affinità dell'intelletto – ci aveva ormai abituato.

Sono certo che ora che sei nella Luce del Signore - cui il Tuo nobile animo ha sempre teso con profondità, sapendo anche scavare dentro quella parte del “sé” che aveva dovuto affrontare sacrifici e umane delusioni - la Pace più profonda e perenne ha alfine pervaso il Tuo Essere.

All'appuntamento ultimo che il Destino Ti aveva già riservato, Ti sei presentato con i doni che le Tue migliori Energie - nell'ambito dell'Arte, della Cultura e, per ultimo, delle Scienze – Ti hanno consentito di accumulare: frutto di un'abilità magistrale, di una sensibilità straordinaria, e soprattutto di quell'acuta capacità di vedere “oltre” e “al di là” che tanto dispendio di preziose energie Ti é costata.

Mai Ti è mancato l'entusiasmo, quell'entusiasmo che mi trasmettevi quando mi mettevi a parte dei Tuoi ragionamenti, delle Tue considerazioni, portandomi per mano a condividere le magistrali proiezioni della Tua mente e facendomi comprendere con facilità i meccanismi alla base del Tuo pensiero.

Sei stato un Grande – Carissimo Dario – nella Tua vita, e chi Ti ha conosciuto ha avuto un grande onore: specie se é riuscito ad apprezzare la Tua semplicità e la Tua generosità d'animo, oltre che le particolarissime peculiarità della Tua verve artistica; ed un Grande resterai nel tempo.

Infatti, é la Tua parte corporea che ci ha lasciati, mentre l'Essenza è sempre qui con noi ed intorno a noi: atomi che racchiudono il Tuo pensiero; l'Arte tanto amata; l'Amore fraterno per il Mondo oltre che per chi Ti ha amato, riamato; le proiezioni di quella prodigiosa Energia che, negli ultimi anni, avevi scoperto essere in Te.

Ecco perchè di Te parlerò sempre al presente: sei con noi, presente nelle nostre vite, nel nostro quotidiano, nelle nostre umane fatiche terrene.

Nelle Arti, Ti ho sempre riconosciuto la statura di Insigne Maestro; vero e proprio Genio innovativo dell'Arte contemporanea che ha mirabilmente affinato le proprie innate qualità con grandi Maestri del '900: primo tra tutti Marc Chagall.

Nella Cultura, la Tua presenza – di livello internazionale - ha sempre dato lustro alla nostra amata Patria, rinnovando ai nostri cuori ed alle nostre menti il grande lascito donato alla Cultura da Hubert de Blanck – Tuo nonno, ispiratore e creatore della Scuola di Musica a Cuba –, da Tuo padre - l'Ill.mo Ambasciatore Guillermo de Blanck y Menocal, Carissimo Fratello che mio padre, Francesco, ebbe l'onore di conoscere tanti e tanti anni orsono – e da Tua madre – la N.D. Lloyd Dario – cui ci ha legati una profonda amicizia familiare. Ma anche se le Tue tele si trovavano nei musei e nelle location più importanti del mondo – dal Metropolitan di New York, al Museè d'Art Moderne di Parigi, al Museo Nacional De Arte Moderna di Madrid, all'O.N.U., alla F.A.O., all'U.M.C.-Unione Mondiale delle Chiese, alla Città del Vaticano, a tanti altri – non hai mai perso la Tua profonda dimensione umana: la stessa che affinasti frequentando Picasso, De Gaulle, Mirò, Warhol, Joseph Kennedy, Giorgio De Chirico, Peggy Guggenheim e Churchill, tanto per citare alcuni estimatori e amici della Tua Famiglia.
 
Queste non comuni qualità sono ben note a quanti hanno seguito con sensibile attenzione il Tuo procedere nella lunga Via di quella perfettibilità umana che sempre ha teso al Divino: un incessante “divenire” che nulla ha tolto al Tuo “essere”, caratterizzato da una continua ricerca che – attraverso l'analisi razionale e la più profonda introspezione – ha ambìto al raggiungimento di sempre nuove mete.

Che si espandevano nel Tempo e nello Spazio, in una dimensione dove l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo si fondono in un tutt'uno.

Questo, mi fa porre l'accento su cose che hanno lasciato stupefatti anche gli uomini di Scienza. Mi spiego, a beneficio di chi poco Ti aveva seguito in questi anni recenti.

La cosa meno nota di Te, Dario, é stata la Tua connaturata passione per gli approfondimenti e gli studi su base scientifica: proprio quelli basati sul rigore della logica, ma improntati ad un'istintività che – agli occhi di chi, come me, ha avuto il privilegio di starTi vicino - ha del prodigioso. Un quid solo apparentemente evanescente, per i più, ma di estremamente concreto per chi con le Scienze ha più confidenza; una Luce che Ti ispirava e Ti guidava e che, a mio avviso, ha radici lontane e che Tuo tramite si è potuta manifestare, avendo trovato in Te il giusto canale per manifestarsi.

Ancorà una volta, posso personalmente testimoniare che molte delle Tue intuizioni – che in realtà si sono sempre dimostrate come delle pre-visioni – hanno sempre preceduto la scoperta di nuovi principi nel campo della fisica teorica e quantistica, ovvero la messa in discussione di enunciati che, pur se figli di padri insigni, venivano via via superati da nuove ed innovative scoperte.

Non è questa la sede giusta : ma ricordo le Tue pre-visioni riguardo la non definitività delle equazioni di Einstein – peraltro sostenuta dallo stesso scienziato -; la percezione che la velocità della luce non era un limite, ma che sicuramente altro vi era che potesse avere maggiore velocità nel Cosmo; la certezza che nel Cosmo la vita palpita nelle sue mille e mille forme, in un Creato che esprime la propria Armonia attraverso il linguaggio dei numeri, così come le note disegnano i mirabili accordi della musica; la certezza che esistano molte altre particelle oggi sconosciute di cui la ricerca nel bosone di Higgings è solo una tappa; la possibile esistenza di più piani spazio-temporali contigui, identificabili non tanto come “paralleli” ma come un mirabile continuum dove passato-presente-futuro devono essere considerati senza la limitatezza della nostra visione terrena e terrestre, scandita solo da albe e tramonti, da ore e minuti, da progetti e da accadimenti, e quindi da una nozione temporale assolutamente convenzionale; la percezione che “entrando” nelle cellule, nelle molecole e negli atomi, si potessero scoprire nuove strutture, nuovi mondi. Un micro-macro dalle prospettive illimitate, quanto affascinanti e conturbanti.

Ciò – agli occhi miei e di tantissimi altri soggetti, anche illustri e cattedratici – ha reso evidente, ed ancor più lo sarà in futuro, é la laboriosa sintesi mentale che Ti ha portato a coagulare decenni di intuizioni, di ragionamenti e di approfondimenti: spesso consumati in giornate che si susseguivano senza sonno, rincorrendo la scintilla di una illuminazione dapprima vaga quanto folgorante.

Un dono, questo, tutto Tuo e di cui eri grato a Dio; un dono che era talvolta scomodo, di fronte al quale molte menti illustri certamente si sono trovate non solo impreparate ma anche strutturalmente limitate: ma sappiamo che c'è anche chi è desideroso di arrivare dove Tu hai già lasciato un'orma.

Intuizioni che con il tempo si sono trasformate in certezze, e via via nella personale consapevolezza che atomi e molecole erano lì con Te, a farTi compagnia – in un certo senso -, ma soprattutto a concentrare in Te quell'eccezionale Energia che mese dopo mese, anno dopo anno, ha trovato in Te l'elemento catalizzatore. Confesso, nello scrivere, i miei personali limiti di fronte a materie così grandi e senz'altro al di fuori della mia portata, ma mi hanno colpito i commenti – tra lo stupito e l'entusiasta - che ricercatori e illustri studiosi hanno fatto circa la Tua capacità di trasferire queste Energie in materiali che, così, hanno acquisito nuove caratteristiche intrinseche e rinnovata parvenza.

Il mio auspicio, e quindi il mio augurio – Carissimo Amico Dario - è che il mondo scientifico prenda ancora più atto, e con rammarico, dei vertici che la Tua dimensione energetica ha raggiunto: così accostandosi senza preclusioni aprioristiche alle Tue mirabili intuizioni ed alle Tue proiezioni.

Ti dissi più volte che quelle raggiunte erano per Te solo mete provvisorie dalle quali ogni giorno ripartire verso altri traguardi.

Traguardi veloci, a volte persino istantanei, ma mai mete definitive: a conferma del Tuo carattere creativo ed innovativo, proiettato oltre il visibile e ben lontano dall'ovvietà di chi si ciba solo di consuetudine.

Sono particolarmente vicino alla Tua Amata compagna Jacqueline Nacaash, a Tua figlia Eleonora, a Tua sorella Patrizia ed a Tua nipote Giada, in questa particolarissima e triste circostanza: sono certo che, dopo questo momento di così intensa sofferenza, sapranno ben curare le Tue Opere. Ed io sono ben lieto di mettermi fin da ora a loro disposizione.

Così che i tantissimi semi da Te lasciati possano restare vivi e fecondi dell'Amore di chi Ti amò, continuando a sprigionare quella vivace e tonica Energia da Te sprigionata.

Ciao, Grande Dario, Amico mio Carissimo !

Vero Iniziato e Cavaliere d'antica impronta, passato oltre ieri: nel dì di Luna piena !

Non sei più tra noi, ma sarai sempre con noi e dentro di noi !!!

Roma, 26 Maggio 2013                            Giuseppe e la sua Famiglia 
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