giovedì 29 febbraio 2024

A BOLOGNA, PREMIO ECCELLENZA DONNA 2024 ALLA DOTT.ssa ROSSELLA BURZI

La Dott.ssa Rossella Burzi, specializzata in Medicina Nucleare e Medico Legale e delle Assicurazioni, da sempre è impegnata nell'assistenza medica umanitaria, come dimostra la sua attività di medico volontario durante una missione in Iraq (2010) finalizzata alla costituzione di una medicina territoriale. 

Dedita a un approccio olistico della salute che comprenda anche l'alimentazione, un sano stile di vita e il benessere personale e mentale, ha dimostrato il suo coraggio e la sua indipendenza nel triennio della gestione pandemica, fondando l'Associazione no-profit e pro veritate "Edward Jenner" di cui è ora tesoriera.

Insieme al marito Giuseppe Barone, capitano medico della Croce Rossa Militare e medico nucleare e legale, ha assistito - e tuttora assiste - i danneggiati da malasanità. In campo prettamente medico, l'Associazione Jenner ha aiutato e curato i pazienti danneggiati da vaccino; in campo medico legale e legale ha prestato assistenza gratuita con accurate perizie autoptiche e non, così sostenendo i parenti dei defunti, così ottenendo a favore dei propri pazienti danneggiati i primi indennizzi per danni da vaccino e le prime invalidità civili.  Stanno iniziando ora le prime cause di risarcimento danni in Italia; si tratta  di cause extragiudiziali molto costose le cui spese non sono affrontabili per la maggior parte dei danneggiati. Ricordiamo che l'Associazione Jenner opera in regime 'no-profit e pro veritate': tutti sono volontari e l'Associazione stessa non riceve né sovvenzioni pubbliche, né altri sussidi o contributi, potendo contare solo su pochissime modeste donazioni private.                                              

Nella sua attività di assistenza e divulgazione scientifica e sociale, la Dott.ssa Burzi si impegna a diffondere tra i pazienti la consapevolezza dei propri diritti e tra i colleghi medici un approccio critico e una "medicina della persona" che superi l'adesione pedissequa e a-critica ai protocolli, ristabilendo la regola aurea dell'Ars medica: operare "in scienza e coscienza". Per l'esperienza maturata sul campo e l'ampia casistica clinica analizzata, la dott.ssa Burzi si candida, insieme agli altri colleghi dell'associazione, a diventare un consulente qualificato della commissione d'inchiesta sul covid, appena approvata dal parlamento su istanza di Fratelli d'Italia.                                                  

Infine, nel corso del 2023 si è prodigata, insieme ai volontari dell'Associazione Jenner, nel portare aiuto materiale, morale e clinico alle popolazioni romagnole colpite dall'alluvione di maggio, agendo direttamente sul territorio e cercando di offrire alla popolazione bisognosa generi di prima necessità e aiuti calibrati in base alle effettive necessità.                                                                

Il 5 Marzo, a Bologna, nei saloni dell’Hotel Europa, la Dott.ssa Rossella Burzi riceverà un meritato riconoscimento per tanta abnegazione e premura: nel corso di una significativa cerimonia, le sarà assegnato il PREMIO ECCELLENZA DONNA 2024; un premio che gratifica la Professionista, la Donna, la passione il merito e il coraggio, anche di un Team di grande spessore umano, clinico e sociale.                        

Chi scrive ha avuto modo di apprezzare personalmente le qualità della Dott.ssa Burzi allorché, in prossimità del Natale 2022, un proprio familiare ha patito un’affezione alle vie respiratorie, per le quali si rese necessario il ricovero ospedaliero. Sollecitata al riguardo, non ha lesinato suggerimenti e consigli: tali da rincuorare la paziente e tutta la famiglia. Ancora Grazie!                     

Abbiamo avuto l’opportunità di formulare qualche domanda alla Dottoressa:          Programmi per il futuro prossimo? Certo, i ritmi sono intensi… ma non sono capace di sottrarmi ad alcuno dei miei impegni, ben consapevole che ci sono persone che soffrono, fisicamente e psicologicamente. Anzi: mi accorgo che quando mi confronto con tematiche e problematiche, per reazione (ma anche per passione) subentrano nuove, nascoste energie.  Ma il mio impegno resterà anche quando l’età della pensione subentrerà: con un’arma in più, maggior tempo a disposizione per aiutare chi soffre e chi possa aver subito un’ingiustizia sanitaria.                                                              

Cosa avrebbe voluto fare che non le è stato possibile portare a compimento? Il rammarico, non solo mio ma di tutto il team, è quello di non poter contare su mezzi tali da assicurare un maggior impegno e un impiego ancora più articolato di professionisti. La precedenza la vorremmo dare a una più significativa e continua presenza nell’assistenza dei pazienti impossibilitati a muoversi. Ma siamo fiduciosi: guardiamo al futuro con ottimismo.                       

Se dovesse lanciare un appello ‘sociale’, specie ai suoi concittadini? Aiutateci come potete: un piccolo contributo di molti può aiutarci a fare grandi cose. Ma soprattutto vogliatevi bene: controllate la vostra salute, mantenete un sano e continuo rapporto con il vostro medico di base, procedete a screening periodici e siate pronti a cogliere quelle variazioni che, pur non destando in voi allarme, vi spingano ad approfondire la valutazione clinica. Non abbiate timore di prendere coscienza e consapevolezza della vostra eventuale malattia, di ciò che vi sia accaduto. Solo con la forza di tutti possiamo essere più forti nell’ottenere Giustizia.                                             

E alle autorità? Potrei dilungarmi troppo… Le autorità amministrative e sanitarie sanno, hanno il polso della situazione, anche se talvolta la lentezza negli interventi sciupa molto. Aiutateci ad aiutare: aiutando noi, le Associazioni di volontariato a vocazione territoriale come la nostra e le tante che possano esistere, consente di alleggerire le strutture sanitarie complesse, assicurando nel contempo assistenza sollecita di qualità, garantita dal contributo di professionisti capaci che saranno lieti di offrire ogni più utile aiuto. Ma un preciso richiamo desidero riservarlo a quanto sta accadendo, in maniera molto dolorosa. A fronte di persone che soffrono, che restano invalide, che muoiono, e – cosa ancor più grave – prima sane, è assurdo che nessuno sia ritenuto responsabile. L’auspicio più vivo è che finalmente sia operativa la Commissione di Inchiesta che faccia luce su quanto è accaduto. E’ doveroso che i responsabili paghino e si assumano le proprie responsabilità, senza così dover assistere a vergognosi scarica-barile. Assistere a risposte del tipo ‘nessuno è responsabile’, non è segno di civiltà e mortifica ulteriormente le vittime: quasi avessero insistito e battagliato per sottoporsi alle note ‘terapie’ con sieri – ormai è accertato oltre ogni ragionevole dubbio – sperimentali.                   

Ringraziamo la Dott.ssa Rossella Burzi per averci dedicato un po' del suo tempo, rinnovando i nostri complimenti per l’importante riconoscimento che le verrà conferito. Complimenti ai quali si associano gli Amici di ZETETICA e del suo Amministratore Paolo Battaglia La Terra Borgese e i Lettori di BETAPRESS.IT con il suo Direttore Prof. Corrado Faletti.

Giuseppe Bellantonio

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mercoledì 21 febbraio 2024

VERTICE TRA ITALIA ROMANIA

L'Ing. Angelo Sinisi - profondo conoscitore della reltà socio-economica della Romania e acuto osservatore delle vicende politiche in ambito comunitario, ci ha inviato una sua nota in merito all'incontro Intergovernativ o tra Italia e Romania.  

Dobbiamo scusarci con l'Ing. Sinisi dal momento che - per un disguido tecnico dovuto all'accavallarsi di eventi significativi nello scacchiere internazionale - il suo interessantissimo intervento non è apparso ai Lettori con l'usuale nostra tempestività.

La mattina del 15 febbraio, si è svolto il vertice intergovernativo tra Italia e Romania a Villa Pamphilj, dove il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha accolto il primo ministro romeno Marcel Ciolacu. Questo è stato il terzo vertice tra i due paesi, evidenziando la continuità dei rapporti diplomatici. Ciolacu ha portato con sé un mazzo di rose bianche per la premier italiana, aggiungendo un tocco di cortesia e gentilezza al momento dell'incontro. Nel pomeriggio dello stesso giorno, sempre nell'ambito del vertice intergovernativo, si è tenuto un Business Forum presso la Farnesina, che ha visto la partecipazione di circa 200 aziende provenienti da entrambi i paesi. Le principali aziende italiane operanti in Romania sono state rappresentate da Confindustria Romania, guidata dal presidente dott. Giulio Bertola e dall'Ambasciatore d'Italia in Romania, S.E. Alfredo Durante Mangoni. L'obiettivo del forum è stato quello di rafforzare ulteriormente i rapporti economici bilaterali, concentrandosi anche su settori innovativi e tecnologie emergenti, con un'attenzione particolare alla transizione ecologica e digitale. Durante il vertice, Meloni e Ciolacu hanno sottoscritto un impegno reciproco: gli italiani condannati in via definitiva in Romania devono poter scontare la pena in Italia, e viceversa per i romeni nelle carceri italiane. Questo accordo mira a garantire una maggiore equità nel trattamento dei detenuti e a rafforzare la cooperazione giudiziaria tra i due paesi. Oltre a ciò, sono state firmate sette intese tra Italia e Romania, che spaziano dalla difesa al turismo, passando per la cooperazione nel settore dell'energia nucleare, la cybersicurezza e la formazione dei funzionari pubblici. Questi accordi evidenziano la vastità e la profondità dei rapporti bilaterali, toccando settori chiave per entrambe le nazioni. È interessante notare che la delegazione rumena è stata ricevuta anche da Papa Francesco, evidenziando l'importanza dei legami culturali e religiosi tra i due paesi. Inoltre, il primo ministro di Bucarest ha annunciato il coinvolgimento della Romania nel restauro della Colonna Traiana, un monumento di grande significato storico e culturale per entrambe le nazioni, simboleggiando la volontà di preservare e promuovere il patrimonio condiviso


venerdì 9 febbraio 2024

10 FEBBRAIO : GIORNO DEL RICORDO.

 

10 FEBBRAIO 2024 

CONVEGNO IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DELLA SOLENNITA' CIVILE DEL GIORNO DEL RICORDO IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE, DELL'ESODO GIULIANO-DALMATA, DELLE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE.

Oggi, nei locali del MCP-Museo Città di Pomezia | Laboratorio del Novecento, si terrà un importante e solenne Convegno dall'eloquente titolo 10 FEBBRAIO OLTRE LA RETORICA.

Molti e qualificati gli intervenuti che si avvicenderanno nell'esporre ricordi e pensieri: nel segno del RICORDO e non certo dell'ACREDINE, o dell'ASTIO, o dell'ODIO, fini a se stessi.

Certamente, aleggia ancora con energia il desiderio di vedere riconosciuta una GIUSTIZIA piena, solenne e scevra di quei capziosi distinguo che ancora suonano da comodo alibi per coloro che - in quei periodi  tragici - si distinsero per crudeltà ed efferatezza. 

Il dramma fu atroce e crudele, separando intere famiglie, uccidendo, violando cose e persone, violentando, gettando nelle cavità carsiche persone ancora vive o agonizzanti... Uno scempio umano praticato in nome di non si sa bene quale beluina ideologia: becera, malata e sanguinaria.

Crudeltà, assistite dalla violenza dei conflitti, che ci auguravamo di non dover mai più vedere, posto che si riteneva che gli insegnamenti - ancorchè tragici - della Storia, ma che invece si ripropongono con cruda violenza: incuranti del sangue che spargono, delle vite che spengono, della miseria che spandono, dei lutti che diffondono...

...incuranti del suono del pianto che accomuna le vittime e i loro cari... un suono che è sempre lo stesso, a tutte le latitudini.

'Mai più guerra', diconono i popoli, 'mai più violenza' sostengono compunti i politici e chi ci amministra... gli stessi che, con motivazioni spesso risibili e pretestuose, sono coloro che le guerre le dichiarano e le gestiscono, mandando i popoli al macello!

Vi prego... rendete onore alla Memoria di questi nostri morti, non diversi da altri morti, da altri Esseri Umani tragicamente immolati: foibe, camere a gas, campi di concentramento, lanci di bombe, scariche di armi automatiche... a mutare sono solo luoghi e particolari delle uccisioni e delle efferatezze che possono averli contraddistinti...

... ma i Morti sono Morti... non diamo loro colore, targhette distintive... nomi diversi con il profumo pungente delle vernici fresche del ricordo rinnovato per l'occasione... 

I Morti devono essere un perenne monito!

I Morti dobbiamo onorarli sempre, anche perché non ne esistono di 'serie A' o 'B' o 'C': specie se a ucciderli è stato l'odio etnico, sociale, politico o religioso ! 

Perchè solo onorandoli, sottolineamo l'importanza della Memoria, del Ricordo - che non può certo durare la sola solennità di un paio di giorni! - : e solo sottolineanto e vivendo consapevolmente tutto ciò, potremo evitare nuove stragi, nuove uccisioni, nuovi morti, nuove tragedie...

Eleviamo oggi il nostro memore pensiero a tutti questi nostri Fratelli immolati tragicamente sull'altare dell'odio etnico e politico, e ci stringiamo al perenne dolore delle loro Famiglie e dei Sopravvissuti tutti.  

Abbiamo personalmentre delegato il Dott. Antonio Ballarin  -  Presidente Emerito di FederEsuli - di farsi portavoce presso gli intervenuti di questi nostri sentimenti, personali quanto condivisi da quanti amano la Libertà e quell'Amore Fraterno che è il vero cemento che unisce le Persone, i Popoli.

Giuseppe Bellantonio

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