lunedì 20 marzo 2023

GRAFFI QUOTIDIANI... DALLA CINA ORIENTAMENTI PONDERATI.


Ie 12 considerazioni espresse oggi a Mosca dalla Cina di Xi-Jinping, rappresentano un pragmatico approccio non violento nella concreta ricerca della Pace.

Vedremo le reazioni: e da quelle potremo comprendere chi vuole la guerra a ogni costo e chi invece è pronto a sedersi comunque a un tavolo.

Non è più possibile fingere, non è più possibile nascondersi e far finta di niente, non é più possibile tacere.

Il testo - che appare equilibrato, e non reca indicazioni di favore esclusivo per una delle parti in causa - reca la mano ferma della diplomazia, a comprova che la stessa non è morta: anche se in molti, e non solo nell'ultimo anno, l'hanno messa al bando e persino alla berlina, presi da una irrefrenabile cecità gestionale, da mire espansioniste, dalla cupidigia dell'interesse particolare.

Anche se la narrazione corrente, unilterale e pertanto di parte, si lancerà in mille interpretazioni, le più svariate; anche se occorrerà vigilare perché taluno possa essere tentato di approfittarne per un qualche 'colpo di coda', é di tutta evidenza lo scollamento che esiste tra le azioni di chi amministra e il reale sentiment dei popoli: certamente portati alla cessazione delle ostilità e al rapido perseguimento della PACE. Strumenti utili e indispensabili per contribuire a dare al Mondo un ritrovato equilibrio: sociale, politico, finanziario.

Ecco, però, quale sarà il vero punto della questione: i 'pupari' si daranno pace?Riusciranno a mettere da parte le varie 'marionette' fin qui utilizzate? E le 'marionette' saranno disponibili a rientrare nell'anonimato? Senza contare come potranno reagire coloro che, attraverso tangenti e corruttele, possano aver goduto del maggiore prodotto che nei tempi simili situazioni possano vantare: ossia, il facile arricchimento.

E' questo il momento della riflessione; le prossime 72 ore, come in uso nella pratica chirurgica dopo un forte trauma, saranno fondamentali per sapere la sorte di questa parte di umanità malata.

Vivrà o soccomberà? Verrà stroncata e ridotta in rapida e crescente povertà, o potrà ancora sognare - ma anche pretendere - un futuro degno per sé e per i propri figli?

Roma, 20 Marzo 2023                                                                                    Giuseppe Bellantonio

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domenica 19 marzo 2023

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2023

Mai come quest’anno la simbologia esoterica e simbolica legata ai Solstizi e agli Equinozi si prospetta ricca di contenuti ancor più significativi.                                                 Chi governa gran parte del mondo, ha assunto posizioni tali da gettare nella confusione e nel lutto della malattia e della guerra – quest’ultima, direttamente o indirettamente combattuta – adottando metodiche intese a influire pesantemente sul pensiero collettivo, attraverso la costruzione di “verità” speciose e di eventi che altro non sono che strumenti di “distrazione” dissimulanti i reali obiettivi: conquista materiale di territori per impossessarsi delle loro ricchezze, quindi cupidigia e smania di imporre un potere che schiacci le economie, mortifichi gli uomini, dissipi le ricchezze faticosamente costruite, confonda e offuschi le menti.      In ogni caso, la lotta lacerante che avviene nell’uomo, è spaventosa quanto per lo più silente: al punto che i soccombenti non hanno neanche la forza di riappropriarsi della propria piena volontà. Persino la costruzione del pensiero, prende strane vie, zigzagando tra neuroni appannati e determinando una reattività scadente e priva di quei guizzi che i concetti di ‘pensiero’, ‘idea’, ‘intuito’, richiamano normalmente alla mente.          Non di rado, mi porto a quelle riflessioni di scienziati e ricercatori – quelli seri, non certo quelli ‘a tassametro’ – che temevano il rapido e indotto trasformarsi di genti da evolute e progredite in zombi, ossia in una moltitudine di apatici facilmente indottrinabili e quindi strumentalizzabili, dalla volontà fiacca, da tenere legati ora con minace ora con concessioni, tali da scadere in pseudo libertà, in finte democrazie, in pseudo valori, utili a dissimulare l’inganno e la prevaricazione. Vero è che sono ormai tanti i soggetti che hanno rifiutato che qualcuno potesse mettere delle sbarre alle loro menti, imprigionandoli in una dimensione tenebrosa e vuota. Resistono, si affidano al prevalere della ‘ragione’ e della ‘libertà di pensiero’, tentando di creare dei ‘punti di resistenza’ di segno sociale e culturale, oltreché tecnico-scientifico, al cui interno è riposto il meglio di Valori, Tradizioni, Storia e Cultura.                                                                                               È questo l’Equinozio che presiede al ‘risveglio’: tra primavera ed estate la forza della Natura si rivela prepotentemente al mondo, toccando e coinvolgendo l’animo dell’uomo. Assistiamo così al ‘risveglio’ di intere comunità di uomini che “… sapranno formarsi sulla base di una rinnovata spiritualità per riaprire il varco chiuso dal materialismo, per frenare l’irruzione di forze oscure e la caduta dell’umanità nel subumano… L’anima dell’uomo si riversa in ciò che vive intorno, così egli diventa uno con tutto ciò che cresce, con ciò che germoglia e sboccia: fiorisce insieme al fiore, germoglia con la pianta, fruttifica con l’albero. La primavera scioglie, in una possente espirazione, gli spiriti della natura: essi sorgono dalla tomba dell’inverno, si innalzano nell’atmosfera sino a sfiorare le orbite dei pianeti e a percepire le leggi eterne delle stelle. La terra in inverno era quieta e placata come lo è la testa dell’uomo quando ha risolto un enigma. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella Natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto terra serpeggia la brama di vivere”.                                                                Piace, nella circostanza, il ricondursi al pensiero di Rudolf Steiner e di Louisa Edith Church Maryon, segno che i mali dell’Uomo sono noti da tempo e che il contatto con la Natura, e il rispetto per essa – ancorché per tutti gli esseri viventi – sono sicura via per ricondursi a una forte pace interiore ancorché a quella pace globale cui l’Umanità, pur se maldestramente, tende.                                                                                                              Non abbiamo più a disposizione margini per perseverare negli errori, e la nostra peculiare impostazione mentale ci spinge prepotentemente a credere in noi stessi e nelle nostre energie, a contribuire, a offrire il meglio di noi stessi, a utilizzare il nostro intelletto per ‘unire ciò che è sparso’, per costruire con buone pietre un edificio solido e incorruttibile chiamato ””futuro””: un futuro degno di essere vissuto, un futuro pacifico e luminoso, all’insegna dell'Armonia e di quel sentimento puro che è l'Amore, veri motori dell'Universo.  

Roma, 20 Marzo, Equinozio di Primavera 2023                

Giuseppe Bellantonio

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venerdì 17 marzo 2023

GRAFFI... CHI DA' CREDITO AL CREDITO?

 

CHI DA’ CREDITO AL CREDITO?

Ieri il brusco (ma anche atteso…, gioco forza) e forte calo delle quotazioni di Crédit Suisse ha coinvolto al ribasso tutti i mercati. L’altra colonna delle banche elvetiche, la Unione di Banche Svizzere, ha perso l’8,5%. L’indice settoriale delle banche europee è sceso di quasi il 6%. Questo il bollettino di guerra (settore finanziario-economico-industriale, ancorché bancario: a Parigi, Banque Nationale de Paris -10%, Société Générale -12%; a Francoforte, Commerzbank quasi -9%, Deutsche Bank -9,6%; a Madrid, Santander -5,7% e BBVizcaya -10%. Il calo non ha risparmiato (ma è ovvio: nel sistema banche, tutte hanno in pancia azionariato di altre banche, a livello internazionale) le banche italiane: a Milano il listino ha segnato un pesante -4,6%), con Banca Intesa Sanpaolo a -6,9%, Unicredit -9%, Banco Pop. Milano -7,1%, Monte dei Paschi di Siena -10%. A Wall Street, la situazione è sull’orlo di una crisi nera: First Republic -20%. Ma la credibilità delle agenzie di rating ( ad esempio, Standard&Poor’s , Moody’s, Fitch) al pari d quella di importanti testate editoriali e di giornalisti blasonati specie se ‘esperti’ in economia e finanza (fino a ieri plaudenti e premianti questa o quella banca o finanziaria) è sotto la suola delle scarpe. Per carità, niente panico: cari risparmiatori (vere vittime di queste prevedibili altalene). Calma e gesso! Se vi agitate farete il gioco e la fortuna della speculazione (già all’opera: settore ribassisti, al momento). Le cause? Molte e alla fine concomitanti nell’innescare questa situazione. Preliminarmente le manovre e manovrette della FED e (pedissequamente a rimorchio) della BCE hanno dimostrato i loro limiti: non si può agire solo sui tassi, aumentandoli in modo spropositato, per affrontare la coppia ammorbante inflazione+recessione cui spesso si aggiunge la ‘sorella bastarda’ stagnazione. Manovre e manovrette di questo tipo, operando solo sui tassi e su un certo drenaggio di liquidità, sono da istituto tecnico: neanche da università. Vero è che gli USA sono riusciti a scaricare sull’Europa/UE buona parte della loro inflazione, rallentando fortemente l’abbrivio verso la recessione (anche questa, ben indirizzata verso l’Europa/UE, mentre l’economia USA si metteva bellamente in salvo, grazie all’incremento produttivo dell’industria pesante e del lauto portafoglio ordini a seguito degli importanti contratti per nuovi armamenti (si pensi solo al settore aeronautico!) sottoscritti dai paesi NATO. Ma si pensi anche che negli USA, ma anche in molte nazioni europee (Italia per lo più esclusa), il settore creditizio-finanziario ha in pancia tanti di quei titoli tossici, a livello di spazzatura, da fa rabbrividire la Terra & dintorni. I classici danni dell’equazione pezzi di carta (bond)=alti tassi e quindi speculazione circolare. Ma quando si arriva al punto che questo circuito si interrompe bruscamente (anche per saturazione, o per banale incapacità di far fronte all’aumento di tassi [com’è stato il caso della Silicon Valley Bank, divenuta illiquida in 15 giorni]), il corto circuito è assicurato. Il governo USA accorre in soccorso è farà suoi i debiti della Banche a zero liquidità: qualche grosso investitore sarà contento, ma da dove verrà preso il denaro? Attraverso una cordata? Ma le banche, anche i grandi gruppi finanziari, non hanno risorse illimitate e anche le Banche Centrali non possono stampare all’infinito: si arriva a un punto che la carta moneta può apparire carta di poco valore. E i segnali ci sono, basta saperli leggere: in poco tempo, per esempio, il Rand sudafricano e il Rial brasiliano ha segnato una rivalutazione molto consistente nei confronti del dollaro. L’Europa/UE, se ben gestita e coordinata dalla BCE e dalle Banche Centrali (per quel minimo di autonomia che ancora resta loro) avrebbe potuto rappresentare un ottimo approdo per gli investitori d’oltre oceano, specie se avesse assunto un profilo più coerente al dettato dei Padri Fondatori della Unione Europea: che doveva essere strumento di Pace e di Sviluppo, assicurando il benessere e la crescita dei Cittadini dei Paesi aderenti. Le guerre non sono mai una soluzione; aderire a una guerra, in qualsiasi forma, si ritorce sempre verso chi vi possa prendere parte. La realtà è sotto gli occhi di tutti: ci stiamo immiserendo per alimentare una guerra che non è né di libertà né di democrazia, ma solo di conquista politico-economica, programmata e voluta in modo testardo e peraltro più che palese. A negarlo solo complici e conniventi. Come direbbe l’inventore della pentola a pressione: il problema (ma anche la soluzione) sta nel manico.

Roma, 16 Marzo 2023 

Giuseppe Bellantonio

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