giovedì 29 febbraio 2024

A BOLOGNA, PREMIO ECCELLENZA DONNA 2024 ALLA DOTT.ssa ROSSELLA BURZI

La Dott.ssa Rossella Burzi, specializzata in Medicina Nucleare e Medico Legale e delle Assicurazioni, da sempre è impegnata nell'assistenza medica umanitaria, come dimostra la sua attività di medico volontario durante una missione in Iraq (2010) finalizzata alla costituzione di una medicina territoriale. 

Dedita a un approccio olistico della salute che comprenda anche l'alimentazione, un sano stile di vita e il benessere personale e mentale, ha dimostrato il suo coraggio e la sua indipendenza nel triennio della gestione pandemica, fondando l'Associazione no-profit e pro veritate "Edward Jenner" di cui è ora tesoriera.

Insieme al marito Giuseppe Barone, capitano medico della Croce Rossa Militare e medico nucleare e legale, ha assistito - e tuttora assiste - i danneggiati da malasanità. In campo prettamente medico, l'Associazione Jenner ha aiutato e curato i pazienti danneggiati da vaccino; in campo medico legale e legale ha prestato assistenza gratuita con accurate perizie autoptiche e non, così sostenendo i parenti dei defunti, così ottenendo a favore dei propri pazienti danneggiati i primi indennizzi per danni da vaccino e le prime invalidità civili.  Stanno iniziando ora le prime cause di risarcimento danni in Italia; si tratta  di cause extragiudiziali molto costose le cui spese non sono affrontabili per la maggior parte dei danneggiati. Ricordiamo che l'Associazione Jenner opera in regime 'no-profit e pro veritate': tutti sono volontari e l'Associazione stessa non riceve né sovvenzioni pubbliche, né altri sussidi o contributi, potendo contare solo su pochissime modeste donazioni private.                                              

Nella sua attività di assistenza e divulgazione scientifica e sociale, la Dott.ssa Burzi si impegna a diffondere tra i pazienti la consapevolezza dei propri diritti e tra i colleghi medici un approccio critico e una "medicina della persona" che superi l'adesione pedissequa e a-critica ai protocolli, ristabilendo la regola aurea dell'Ars medica: operare "in scienza e coscienza". Per l'esperienza maturata sul campo e l'ampia casistica clinica analizzata, la dott.ssa Burzi si candida, insieme agli altri colleghi dell'associazione, a diventare un consulente qualificato della commissione d'inchiesta sul covid, appena approvata dal parlamento su istanza di Fratelli d'Italia.                                                  

Infine, nel corso del 2023 si è prodigata, insieme ai volontari dell'Associazione Jenner, nel portare aiuto materiale, morale e clinico alle popolazioni romagnole colpite dall'alluvione di maggio, agendo direttamente sul territorio e cercando di offrire alla popolazione bisognosa generi di prima necessità e aiuti calibrati in base alle effettive necessità.                                                                

Il 5 Marzo, a Bologna, nei saloni dell’Hotel Europa, la Dott.ssa Rossella Burzi riceverà un meritato riconoscimento per tanta abnegazione e premura: nel corso di una significativa cerimonia, le sarà assegnato il PREMIO ECCELLENZA DONNA 2024; un premio che gratifica la Professionista, la Donna, la passione il merito e il coraggio, anche di un Team di grande spessore umano, clinico e sociale.                        

Chi scrive ha avuto modo di apprezzare personalmente le qualità della Dott.ssa Burzi allorché, in prossimità del Natale 2022, un proprio familiare ha patito un’affezione alle vie respiratorie, per le quali si rese necessario il ricovero ospedaliero. Sollecitata al riguardo, non ha lesinato suggerimenti e consigli: tali da rincuorare la paziente e tutta la famiglia. Ancora Grazie!                     

Abbiamo avuto l’opportunità di formulare qualche domanda alla Dottoressa:          Programmi per il futuro prossimo? Certo, i ritmi sono intensi… ma non sono capace di sottrarmi ad alcuno dei miei impegni, ben consapevole che ci sono persone che soffrono, fisicamente e psicologicamente. Anzi: mi accorgo che quando mi confronto con tematiche e problematiche, per reazione (ma anche per passione) subentrano nuove, nascoste energie.  Ma il mio impegno resterà anche quando l’età della pensione subentrerà: con un’arma in più, maggior tempo a disposizione per aiutare chi soffre e chi possa aver subito un’ingiustizia sanitaria.                                                              

Cosa avrebbe voluto fare che non le è stato possibile portare a compimento? Il rammarico, non solo mio ma di tutto il team, è quello di non poter contare su mezzi tali da assicurare un maggior impegno e un impiego ancora più articolato di professionisti. La precedenza la vorremmo dare a una più significativa e continua presenza nell’assistenza dei pazienti impossibilitati a muoversi. Ma siamo fiduciosi: guardiamo al futuro con ottimismo.                       

Se dovesse lanciare un appello ‘sociale’, specie ai suoi concittadini? Aiutateci come potete: un piccolo contributo di molti può aiutarci a fare grandi cose. Ma soprattutto vogliatevi bene: controllate la vostra salute, mantenete un sano e continuo rapporto con il vostro medico di base, procedete a screening periodici e siate pronti a cogliere quelle variazioni che, pur non destando in voi allarme, vi spingano ad approfondire la valutazione clinica. Non abbiate timore di prendere coscienza e consapevolezza della vostra eventuale malattia, di ciò che vi sia accaduto. Solo con la forza di tutti possiamo essere più forti nell’ottenere Giustizia.                                             

E alle autorità? Potrei dilungarmi troppo… Le autorità amministrative e sanitarie sanno, hanno il polso della situazione, anche se talvolta la lentezza negli interventi sciupa molto. Aiutateci ad aiutare: aiutando noi, le Associazioni di volontariato a vocazione territoriale come la nostra e le tante che possano esistere, consente di alleggerire le strutture sanitarie complesse, assicurando nel contempo assistenza sollecita di qualità, garantita dal contributo di professionisti capaci che saranno lieti di offrire ogni più utile aiuto. Ma un preciso richiamo desidero riservarlo a quanto sta accadendo, in maniera molto dolorosa. A fronte di persone che soffrono, che restano invalide, che muoiono, e – cosa ancor più grave – prima sane, è assurdo che nessuno sia ritenuto responsabile. L’auspicio più vivo è che finalmente sia operativa la Commissione di Inchiesta che faccia luce su quanto è accaduto. E’ doveroso che i responsabili paghino e si assumano le proprie responsabilità, senza così dover assistere a vergognosi scarica-barile. Assistere a risposte del tipo ‘nessuno è responsabile’, non è segno di civiltà e mortifica ulteriormente le vittime: quasi avessero insistito e battagliato per sottoporsi alle note ‘terapie’ con sieri – ormai è accertato oltre ogni ragionevole dubbio – sperimentali.                   

Ringraziamo la Dott.ssa Rossella Burzi per averci dedicato un po' del suo tempo, rinnovando i nostri complimenti per l’importante riconoscimento che le verrà conferito. Complimenti ai quali si associano gli Amici di ZETETICA e del suo Amministratore Paolo Battaglia La Terra Borgese e i Lettori di BETAPRESS.IT con il suo Direttore Prof. Corrado Faletti.

Giuseppe Bellantonio

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mercoledì 21 febbraio 2024

VERTICE TRA ITALIA ROMANIA

L'Ing. Angelo Sinisi - profondo conoscitore della reltà socio-economica della Romania e acuto osservatore delle vicende politiche in ambito comunitario, ci ha inviato una sua nota in merito all'incontro Intergovernativ o tra Italia e Romania.  

Dobbiamo scusarci con l'Ing. Sinisi dal momento che - per un disguido tecnico dovuto all'accavallarsi di eventi significativi nello scacchiere internazionale - il suo interessantissimo intervento non è apparso ai Lettori con l'usuale nostra tempestività.

La mattina del 15 febbraio, si è svolto il vertice intergovernativo tra Italia e Romania a Villa Pamphilj, dove il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha accolto il primo ministro romeno Marcel Ciolacu. Questo è stato il terzo vertice tra i due paesi, evidenziando la continuità dei rapporti diplomatici. Ciolacu ha portato con sé un mazzo di rose bianche per la premier italiana, aggiungendo un tocco di cortesia e gentilezza al momento dell'incontro. Nel pomeriggio dello stesso giorno, sempre nell'ambito del vertice intergovernativo, si è tenuto un Business Forum presso la Farnesina, che ha visto la partecipazione di circa 200 aziende provenienti da entrambi i paesi. Le principali aziende italiane operanti in Romania sono state rappresentate da Confindustria Romania, guidata dal presidente dott. Giulio Bertola e dall'Ambasciatore d'Italia in Romania, S.E. Alfredo Durante Mangoni. L'obiettivo del forum è stato quello di rafforzare ulteriormente i rapporti economici bilaterali, concentrandosi anche su settori innovativi e tecnologie emergenti, con un'attenzione particolare alla transizione ecologica e digitale. Durante il vertice, Meloni e Ciolacu hanno sottoscritto un impegno reciproco: gli italiani condannati in via definitiva in Romania devono poter scontare la pena in Italia, e viceversa per i romeni nelle carceri italiane. Questo accordo mira a garantire una maggiore equità nel trattamento dei detenuti e a rafforzare la cooperazione giudiziaria tra i due paesi. Oltre a ciò, sono state firmate sette intese tra Italia e Romania, che spaziano dalla difesa al turismo, passando per la cooperazione nel settore dell'energia nucleare, la cybersicurezza e la formazione dei funzionari pubblici. Questi accordi evidenziano la vastità e la profondità dei rapporti bilaterali, toccando settori chiave per entrambe le nazioni. È interessante notare che la delegazione rumena è stata ricevuta anche da Papa Francesco, evidenziando l'importanza dei legami culturali e religiosi tra i due paesi. Inoltre, il primo ministro di Bucarest ha annunciato il coinvolgimento della Romania nel restauro della Colonna Traiana, un monumento di grande significato storico e culturale per entrambe le nazioni, simboleggiando la volontà di preservare e promuovere il patrimonio condiviso


venerdì 9 febbraio 2024

10 FEBBRAIO : GIORNO DEL RICORDO.

 

10 FEBBRAIO 2024 

CONVEGNO IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DELLA SOLENNITA' CIVILE DEL GIORNO DEL RICORDO IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE, DELL'ESODO GIULIANO-DALMATA, DELLE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE.

Oggi, nei locali del MCP-Museo Città di Pomezia | Laboratorio del Novecento, si terrà un importante e solenne Convegno dall'eloquente titolo 10 FEBBRAIO OLTRE LA RETORICA.

Molti e qualificati gli intervenuti che si avvicenderanno nell'esporre ricordi e pensieri: nel segno del RICORDO e non certo dell'ACREDINE, o dell'ASTIO, o dell'ODIO, fini a se stessi.

Certamente, aleggia ancora con energia il desiderio di vedere riconosciuta una GIUSTIZIA piena, solenne e scevra di quei capziosi distinguo che ancora suonano da comodo alibi per coloro che - in quei periodi  tragici - si distinsero per crudeltà ed efferatezza. 

Il dramma fu atroce e crudele, separando intere famiglie, uccidendo, violando cose e persone, violentando, gettando nelle cavità carsiche persone ancora vive o agonizzanti... Uno scempio umano praticato in nome di non si sa bene quale beluina ideologia: becera, malata e sanguinaria.

Crudeltà, assistite dalla violenza dei conflitti, che ci auguravamo di non dover mai più vedere, posto che si riteneva che gli insegnamenti - ancorchè tragici - della Storia, ma che invece si ripropongono con cruda violenza: incuranti del sangue che spargono, delle vite che spengono, della miseria che spandono, dei lutti che diffondono...

...incuranti del suono del pianto che accomuna le vittime e i loro cari... un suono che è sempre lo stesso, a tutte le latitudini.

'Mai più guerra', diconono i popoli, 'mai più violenza' sostengono compunti i politici e chi ci amministra... gli stessi che, con motivazioni spesso risibili e pretestuose, sono coloro che le guerre le dichiarano e le gestiscono, mandando i popoli al macello!

Vi prego... rendete onore alla Memoria di questi nostri morti, non diversi da altri morti, da altri Esseri Umani tragicamente immolati: foibe, camere a gas, campi di concentramento, lanci di bombe, scariche di armi automatiche... a mutare sono solo luoghi e particolari delle uccisioni e delle efferatezze che possono averli contraddistinti...

... ma i Morti sono Morti... non diamo loro colore, targhette distintive... nomi diversi con il profumo pungente delle vernici fresche del ricordo rinnovato per l'occasione... 

I Morti devono essere un perenne monito!

I Morti dobbiamo onorarli sempre, anche perché non ne esistono di 'serie A' o 'B' o 'C': specie se a ucciderli è stato l'odio etnico, sociale, politico o religioso ! 

Perchè solo onorandoli, sottolineamo l'importanza della Memoria, del Ricordo - che non può certo durare la sola solennità di un paio di giorni! - : e solo sottolineanto e vivendo consapevolmente tutto ciò, potremo evitare nuove stragi, nuove uccisioni, nuovi morti, nuove tragedie...

Eleviamo oggi il nostro memore pensiero a tutti questi nostri Fratelli immolati tragicamente sull'altare dell'odio etnico e politico, e ci stringiamo al perenne dolore delle loro Famiglie e dei Sopravvissuti tutti.  

Abbiamo personalmentre delegato il Dott. Antonio Ballarin  -  Presidente Emerito di FederEsuli - di farsi portavoce presso gli intervenuti di questi nostri sentimenti, personali quanto condivisi da quanti amano la Libertà e quell'Amore Fraterno che è il vero cemento che unisce le Persone, i Popoli.

Giuseppe Bellantonio

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mercoledì 15 novembre 2023

SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO: GASTRONOMIA ITALIANA IN ROMANIA.

           

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: Un Viaggio Gastronomico con l'Accademia Italiana della Cucina in Romania

L'autunno è sempre una stagione speciale per gli amanti della buona cucina, e quest'anno la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo promette di deliziare i palati di tutto il globo. Dall’ 8 novembre al 23 novembre, un ricco calendario di eventi e dimostrazioni culinarie sarà organizzato in tutto il mondo, portando le prelibatezze italiane nei cuori e nelle case di chiunque abbia una passione per l'eccellenza gastronomica. In Romania, la delegazione dell'Accademia Italiana della Cucina gioca un ruolo significativo, guidata con eleganza dal dottor Luigi Zaccagnini. l'Accademia Italiana della Cucina Fondata nel 1953 a Milano è diventata un riferimento di promozione delle tradizioni culinarie italiane. L'Accademia svolge un ruolo cruciale durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, collaborando con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per organizzare eventi che mettono in luce la ricchezza e la diversità della cucina italiana. Quest'anno, chef italiani di talento si esibiranno in dimostrazioni culinarie, portando i sapori autentici della cucina italiana direttamente in Romania. Il dot. Luigi Zaccagnini, con la sua leadership elegante, guida la delegazione in Romania con l'obiettivo di diffondere una migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana. In un momento in cui la globalizzazione spesso minaccia l'autenticità delle tradizioni culinarie, l'Accademia Italiana della Cucina continua a svolgere un ruolo chiave nel preservare e promuovere la ricchezza della cucina italiana nel mondo. Grazie al suo impegno, la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo diventa un'opportunità unica per gli appassionati, di immergersi in un viaggio gastronomico attraverso i sapori autentici e le tradizioni culinarie italiane.

Angelo Sinisi

lunedì 20 marzo 2023

GRAFFI QUOTIDIANI... DALLA CINA ORIENTAMENTI PONDERATI.


Ie 12 considerazioni espresse oggi a Mosca dalla Cina di Xi-Jinping, rappresentano un pragmatico approccio non violento nella concreta ricerca della Pace.

Vedremo le reazioni: e da quelle potremo comprendere chi vuole la guerra a ogni costo e chi invece è pronto a sedersi comunque a un tavolo.

Non è più possibile fingere, non è più possibile nascondersi e far finta di niente, non é più possibile tacere.

Il testo - che appare equilibrato, e non reca indicazioni di favore esclusivo per una delle parti in causa - reca la mano ferma della diplomazia, a comprova che la stessa non è morta: anche se in molti, e non solo nell'ultimo anno, l'hanno messa al bando e persino alla berlina, presi da una irrefrenabile cecità gestionale, da mire espansioniste, dalla cupidigia dell'interesse particolare.

Anche se la narrazione corrente, unilterale e pertanto di parte, si lancerà in mille interpretazioni, le più svariate; anche se occorrerà vigilare perché taluno possa essere tentato di approfittarne per un qualche 'colpo di coda', é di tutta evidenza lo scollamento che esiste tra le azioni di chi amministra e il reale sentiment dei popoli: certamente portati alla cessazione delle ostilità e al rapido perseguimento della PACE. Strumenti utili e indispensabili per contribuire a dare al Mondo un ritrovato equilibrio: sociale, politico, finanziario.

Ecco, però, quale sarà il vero punto della questione: i 'pupari' si daranno pace?Riusciranno a mettere da parte le varie 'marionette' fin qui utilizzate? E le 'marionette' saranno disponibili a rientrare nell'anonimato? Senza contare come potranno reagire coloro che, attraverso tangenti e corruttele, possano aver goduto del maggiore prodotto che nei tempi simili situazioni possano vantare: ossia, il facile arricchimento.

E' questo il momento della riflessione; le prossime 72 ore, come in uso nella pratica chirurgica dopo un forte trauma, saranno fondamentali per sapere la sorte di questa parte di umanità malata.

Vivrà o soccomberà? Verrà stroncata e ridotta in rapida e crescente povertà, o potrà ancora sognare - ma anche pretendere - un futuro degno per sé e per i propri figli?

Roma, 20 Marzo 2023                                                                                    Giuseppe Bellantonio

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domenica 19 marzo 2023

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2023

Mai come quest’anno la simbologia esoterica e simbolica legata ai Solstizi e agli Equinozi si prospetta ricca di contenuti ancor più significativi.                                                 Chi governa gran parte del mondo, ha assunto posizioni tali da gettare nella confusione e nel lutto della malattia e della guerra – quest’ultima, direttamente o indirettamente combattuta – adottando metodiche intese a influire pesantemente sul pensiero collettivo, attraverso la costruzione di “verità” speciose e di eventi che altro non sono che strumenti di “distrazione” dissimulanti i reali obiettivi: conquista materiale di territori per impossessarsi delle loro ricchezze, quindi cupidigia e smania di imporre un potere che schiacci le economie, mortifichi gli uomini, dissipi le ricchezze faticosamente costruite, confonda e offuschi le menti.      In ogni caso, la lotta lacerante che avviene nell’uomo, è spaventosa quanto per lo più silente: al punto che i soccombenti non hanno neanche la forza di riappropriarsi della propria piena volontà. Persino la costruzione del pensiero, prende strane vie, zigzagando tra neuroni appannati e determinando una reattività scadente e priva di quei guizzi che i concetti di ‘pensiero’, ‘idea’, ‘intuito’, richiamano normalmente alla mente.          Non di rado, mi porto a quelle riflessioni di scienziati e ricercatori – quelli seri, non certo quelli ‘a tassametro’ – che temevano il rapido e indotto trasformarsi di genti da evolute e progredite in zombi, ossia in una moltitudine di apatici facilmente indottrinabili e quindi strumentalizzabili, dalla volontà fiacca, da tenere legati ora con minace ora con concessioni, tali da scadere in pseudo libertà, in finte democrazie, in pseudo valori, utili a dissimulare l’inganno e la prevaricazione. Vero è che sono ormai tanti i soggetti che hanno rifiutato che qualcuno potesse mettere delle sbarre alle loro menti, imprigionandoli in una dimensione tenebrosa e vuota. Resistono, si affidano al prevalere della ‘ragione’ e della ‘libertà di pensiero’, tentando di creare dei ‘punti di resistenza’ di segno sociale e culturale, oltreché tecnico-scientifico, al cui interno è riposto il meglio di Valori, Tradizioni, Storia e Cultura.                                                                                               È questo l’Equinozio che presiede al ‘risveglio’: tra primavera ed estate la forza della Natura si rivela prepotentemente al mondo, toccando e coinvolgendo l’animo dell’uomo. Assistiamo così al ‘risveglio’ di intere comunità di uomini che “… sapranno formarsi sulla base di una rinnovata spiritualità per riaprire il varco chiuso dal materialismo, per frenare l’irruzione di forze oscure e la caduta dell’umanità nel subumano… L’anima dell’uomo si riversa in ciò che vive intorno, così egli diventa uno con tutto ciò che cresce, con ciò che germoglia e sboccia: fiorisce insieme al fiore, germoglia con la pianta, fruttifica con l’albero. La primavera scioglie, in una possente espirazione, gli spiriti della natura: essi sorgono dalla tomba dell’inverno, si innalzano nell’atmosfera sino a sfiorare le orbite dei pianeti e a percepire le leggi eterne delle stelle. La terra in inverno era quieta e placata come lo è la testa dell’uomo quando ha risolto un enigma. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella Natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto terra serpeggia la brama di vivere”.                                                                Piace, nella circostanza, il ricondursi al pensiero di Rudolf Steiner e di Louisa Edith Church Maryon, segno che i mali dell’Uomo sono noti da tempo e che il contatto con la Natura, e il rispetto per essa – ancorché per tutti gli esseri viventi – sono sicura via per ricondursi a una forte pace interiore ancorché a quella pace globale cui l’Umanità, pur se maldestramente, tende.                                                                                                              Non abbiamo più a disposizione margini per perseverare negli errori, e la nostra peculiare impostazione mentale ci spinge prepotentemente a credere in noi stessi e nelle nostre energie, a contribuire, a offrire il meglio di noi stessi, a utilizzare il nostro intelletto per ‘unire ciò che è sparso’, per costruire con buone pietre un edificio solido e incorruttibile chiamato ””futuro””: un futuro degno di essere vissuto, un futuro pacifico e luminoso, all’insegna dell'Armonia e di quel sentimento puro che è l'Amore, veri motori dell'Universo.  

Roma, 20 Marzo, Equinozio di Primavera 2023                

Giuseppe Bellantonio

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venerdì 17 marzo 2023

GRAFFI... CHI DA' CREDITO AL CREDITO?

 

CHI DA’ CREDITO AL CREDITO?

Ieri il brusco (ma anche atteso…, gioco forza) e forte calo delle quotazioni di Crédit Suisse ha coinvolto al ribasso tutti i mercati. L’altra colonna delle banche elvetiche, la Unione di Banche Svizzere, ha perso l’8,5%. L’indice settoriale delle banche europee è sceso di quasi il 6%. Questo il bollettino di guerra (settore finanziario-economico-industriale, ancorché bancario: a Parigi, Banque Nationale de Paris -10%, Société Générale -12%; a Francoforte, Commerzbank quasi -9%, Deutsche Bank -9,6%; a Madrid, Santander -5,7% e BBVizcaya -10%. Il calo non ha risparmiato (ma è ovvio: nel sistema banche, tutte hanno in pancia azionariato di altre banche, a livello internazionale) le banche italiane: a Milano il listino ha segnato un pesante -4,6%), con Banca Intesa Sanpaolo a -6,9%, Unicredit -9%, Banco Pop. Milano -7,1%, Monte dei Paschi di Siena -10%. A Wall Street, la situazione è sull’orlo di una crisi nera: First Republic -20%. Ma la credibilità delle agenzie di rating ( ad esempio, Standard&Poor’s , Moody’s, Fitch) al pari d quella di importanti testate editoriali e di giornalisti blasonati specie se ‘esperti’ in economia e finanza (fino a ieri plaudenti e premianti questa o quella banca o finanziaria) è sotto la suola delle scarpe. Per carità, niente panico: cari risparmiatori (vere vittime di queste prevedibili altalene). Calma e gesso! Se vi agitate farete il gioco e la fortuna della speculazione (già all’opera: settore ribassisti, al momento). Le cause? Molte e alla fine concomitanti nell’innescare questa situazione. Preliminarmente le manovre e manovrette della FED e (pedissequamente a rimorchio) della BCE hanno dimostrato i loro limiti: non si può agire solo sui tassi, aumentandoli in modo spropositato, per affrontare la coppia ammorbante inflazione+recessione cui spesso si aggiunge la ‘sorella bastarda’ stagnazione. Manovre e manovrette di questo tipo, operando solo sui tassi e su un certo drenaggio di liquidità, sono da istituto tecnico: neanche da università. Vero è che gli USA sono riusciti a scaricare sull’Europa/UE buona parte della loro inflazione, rallentando fortemente l’abbrivio verso la recessione (anche questa, ben indirizzata verso l’Europa/UE, mentre l’economia USA si metteva bellamente in salvo, grazie all’incremento produttivo dell’industria pesante e del lauto portafoglio ordini a seguito degli importanti contratti per nuovi armamenti (si pensi solo al settore aeronautico!) sottoscritti dai paesi NATO. Ma si pensi anche che negli USA, ma anche in molte nazioni europee (Italia per lo più esclusa), il settore creditizio-finanziario ha in pancia tanti di quei titoli tossici, a livello di spazzatura, da fa rabbrividire la Terra & dintorni. I classici danni dell’equazione pezzi di carta (bond)=alti tassi e quindi speculazione circolare. Ma quando si arriva al punto che questo circuito si interrompe bruscamente (anche per saturazione, o per banale incapacità di far fronte all’aumento di tassi [com’è stato il caso della Silicon Valley Bank, divenuta illiquida in 15 giorni]), il corto circuito è assicurato. Il governo USA accorre in soccorso è farà suoi i debiti della Banche a zero liquidità: qualche grosso investitore sarà contento, ma da dove verrà preso il denaro? Attraverso una cordata? Ma le banche, anche i grandi gruppi finanziari, non hanno risorse illimitate e anche le Banche Centrali non possono stampare all’infinito: si arriva a un punto che la carta moneta può apparire carta di poco valore. E i segnali ci sono, basta saperli leggere: in poco tempo, per esempio, il Rand sudafricano e il Rial brasiliano ha segnato una rivalutazione molto consistente nei confronti del dollaro. L’Europa/UE, se ben gestita e coordinata dalla BCE e dalle Banche Centrali (per quel minimo di autonomia che ancora resta loro) avrebbe potuto rappresentare un ottimo approdo per gli investitori d’oltre oceano, specie se avesse assunto un profilo più coerente al dettato dei Padri Fondatori della Unione Europea: che doveva essere strumento di Pace e di Sviluppo, assicurando il benessere e la crescita dei Cittadini dei Paesi aderenti. Le guerre non sono mai una soluzione; aderire a una guerra, in qualsiasi forma, si ritorce sempre verso chi vi possa prendere parte. La realtà è sotto gli occhi di tutti: ci stiamo immiserendo per alimentare una guerra che non è né di libertà né di democrazia, ma solo di conquista politico-economica, programmata e voluta in modo testardo e peraltro più che palese. A negarlo solo complici e conniventi. Come direbbe l’inventore della pentola a pressione: il problema (ma anche la soluzione) sta nel manico.

Roma, 16 Marzo 2023 

Giuseppe Bellantonio

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