giovedì 9 marzo 2017

CINQUE DOMANDE + 1 A ... ELISABETTA PICCIRILLO

I lettori di questo sito ricorderanno l'articolo con il quale segnalavamo l'evento dell'8 Dicembre 2016,  nella suggestiva cornice di Cernobbio, sul Lago di Como, nel corso del quale il Critico d'Arte Massimiliano Porro ha presentato  la scultura JEANNE dell'Artista Elisabetta Piccirillo.



La bella scultura riconduceva a Jeanne Hébuterne, compagna in arte e vita di Amedeo Modigliani, che in più occasioni l’ha resa soggetto dei suoi quadri. 
La scultura di Elisabetta Piccirillo dava forma plastica al ritratto più famoso realizzato da Amedeo per la sua amata, una splendida ragazza nel fiore degli anni.
Ma la scoperta delle belle capacità di Elisabetta non si ferma qui: la sua sensibilità, le sue vibrazioni, la portano ad esprimersi anche attraverso la pittura e la scrittura. 
Da pochi giorni l'Artista ha terminato l'ultimo suo racconto 'Una ciotola piena di ricordi': un tracciare fluido e vivace, denso di ricordi e palpitante nostalgia, ma anche con velature di sensibile rammarico...
Per cortese e particolare autorizzazione dell'Autrice, lo pubblicheremo in esclusiva per voi Lettori, la prossima settimana.
Seguendo quella che é ormai una nostra consuetudine, conosciamo meglio questa eclettica Artista attraverso


CINQUE DOMANDE + 1 A...  ELISABETTA PICCIRILLO

Quando si è accorta di questa vena letteraria e poetica?
  Fin da bambina mi perdevo nella lettura e amavo annotare i miei pensieri a lato del diario e dei libri: con grandi rimproveri da parte delle insegnanti. Non solo note, ma anche schizzi e disegnini.                               Da adolescente scrivevo poesie e le regalavo alle mie compagne, che si commuovevano alle lacrime per la mia capacità di penetrare fino alla loro essenza più intima.
E’ qualcosa che sgorga spontaneamente dal cuore, oppure segue impulsi diversi?
  Avviene sempre per impulso, per una percezione, per reazione a qualcosa... Positiva o negativa; la mia risposta giunge veloce, non importa con quale mezzo: a volte può essere attraverso un pennello, a volte un pezzo di creta, a volte una penna.
E’ un hobby, o un’attività a tempo pieno?
    Non è un hobby e non è una attività a tempo pieno (nella quotidianità mi occupo di ben altro). E' la mia necessità di raccontare storie di "inspirare esperienza ed espirare poesia": questo può avvenire con poesie e racconti oppure con la pittura e con la scultura.
C’è un tema particolare che predilige?
  Sicuramente l'essere umano con tutte le sue sfaccettature mi affascina, si presta ad essere sondato, esaminato e riposizionato nell'ordine naturale delle cose: anche e soprattutto quando non è in equilibrio con esse.                                                                                            L'equilibrio è in assoluto il tema che prediligo sia che esso si riferisca alla natura sia che si riferisca all'essere umano.
Gli impegni attuali e quelli prossimi? 
   Attualmente sono impegnata in due Mostre: una collettiva al Museo Diocesano di Melfi - 'Stupor Mundi', curata da Gina Affinito -  alla quale partecipo con un'opera, condivisa con l'amica pittrice Teresa Claudia Pallotta, e una seconda collettiva di sole donne: 'Liberamente Donna', presso la Galleria Spazio Libero 8 sul Naviglio Pavese, a Milano. 

  Per il futuro non ho ancora programmato alcunché;  ricevo numerose proposte, ma partecipo solo quando "sento" profondamente il tema che mi viene sottoposto.

  Nel mondo dell'Arte bisogna fare attenzione a non diventare preda degli innumerevoli "gatti e volpi" che hanno scoperto quanto sia vantaggioso trarre profitto sfruttando gli Artisti. 

  A volte, cedendo al desiderio di presenzialismo, si rischia appunto di nutrire tali elementi: quindi, io credo che sia meglio prendersi dei momenti di riflessione e attendere la Mostra, l'editore, l'evento  "giusto".


...e quali sensazioni, quali vibrazioni,  pervadono il racconto "Una ciotola piena di ricordi" da lei posto oggi in lettura esclusiva per gli appassionati che ci seguono?
  Il racconto nasce da un viaggio avvenuto nell'Agosto 1990 in Siria e in Giordania. Il ritrovare una ciotolina del famoso Hotel Baron di Aleppo è stato un tuffo nel passato.                                                                               Nel racconto, si passa da piacevoli e romantici ricordi,  all'amarezza del presente. Dalla gioia di un'amicizia condivisa, alla colpevolezza dell'abbandono della stessa.                                                                             Una storia vera, raccontata con tutto il mio cuore.


6 commenti:

  1. Una intervista a un' artista completa, qual è Elisabetta Piccirillo, non può essere che una piacevole lettura finalizzata tuttavia a meditare sulla nostra vita.

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    1. Grazie per le belle parole, Elena!

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    2. Spero di poter ottenere presto la tua cortese attenzione, così da poterti intervistare!
      Buona serata!

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  2. grazie presidente Giuseppe Bellantonio per averci fatto conoscere meglio l'artista Elisabetta Piccirillo

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  3. Carissimo Luca...grazie anche a te per l'affettuosità! Io sono tra coloro che sostengono come i CRITICI D'ARTE non esisterebbero senza gli ARTISTI e le loro OPERE. Lo stesso è applicabile alla nostra situazione: senza l'esistenza di POETI e LETTERATI, di SCULTORI e di PITTORI non ersisterebbe chi possa parlarne, descrivendone le sensazioni, le vibrazioni, le energie.

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  4. Grande Elisabetta! Un'artista a tutto tondo con le idee ben chiare

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