TRAGEDIA E DOLORE IN INGHILTERRA, LUTTO IN EUROPA

IN QUESTE ORE, A LONDRA,  E' STATO VERSATO SANGUE INNOCENTE SEGUENDO MODALITA' TIPICHE DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE DI MATRICE INTEGRALISTA, COSI' COME AVVENUTO IN FRANCIA E IN ALTRE NAZIONI EUROPEE.

NON STA A QUESTA PAGINA ENTRARE NEL MERITO DI SITUAZIONI SQUISITAMENTE POLITICHE O DOVE LA POLITICA GIUOCA UN RUOLO PREDOMINANTE: ANCHE SE IL COINVOLGIMENTO DI INTERE NAZIONI E' SEMPRE PIU' EVIDENTE E PESANTE.

MA, SENZA DUBBIO, IL MALE - PRIMA DI DILAGARE - PERCORRE TUTTI I SUOI SENTIERI, E QUANDO SI MANIFESTA COINVOLGE IN UN TUTT'UNO RAGIONI E TORTI.

A ORIENTE SI COMBATTE ANCORA ASPRAMENTE, PER STANARE CASA PER CASA QUANTI COMBATTONO PER IL TERRORE, E IL FRAGORE DI QUELLA GUERRA RIMBALZA LONTANO, MOLTO LONTANO: SEGUENDO UNA LOGICA DI AZIONE, REAZIONE, VENDETTA CHE NON CONOSCE NE’ LIMITI NE’ SOLUZIONE. MA LE FIAMME DELLE GUERRE, GLI INTERGRALISMI, DIVAMPANO IN MOLTE ALTRE PARTI

LE ARMI, LA LORO VENDITA, IL LORO COMMERCIO, NON HANNO MAI PORTATO A NIENTE DI BUONO.

E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI – E NON DA OGGI – CHE IN REGIONI DOVE SI MUORE PERCHE' MANCANO PERSINO L'ACQUA ED IL CIBO, NON MANCANO LE ARMI E NON MANCANO CERTO LE PALLOTTOLE: ORMAI DIVENTATE IL VERO, INDIGESTO, TOSSICO, CIBO CORRENTE PER INTERE POPOLAZIONI, PER INTERE NAZIONI.

BISOGNA PERO' PRENDERE ATTO, ANCORA UNA VOLTA, CHE EPISODI DI QUESTO TIPO CONFERMANO CHE NON ESISTE L’INTEGRAZIONE E NON ESISTERA’ MAI: SALVO CHE NON SI AFFRONTI UNA RADICALE RICONVERSIONE CULTURALE DI TUTTO IL MONDO CHE IN ESSA E’ COINVOLTO.

FINO AD ALLORA SI DOVRA’ E SI DOVRA’ CORRETTAMENTE PARLARE SOLO DI UNA ‘SOCIETA’ MULTIETNICA’ DOVE DIRITTI E DOVERI NON SIANO MISTIFICATI O UNILATERALI: ESSI DEVONO ESSERE BEN CHIARI, NETTI, SOCIALMENTE E POLITICAMENTE CONDIVISI E QUINDI ACCETTATI.

MA PER QUESTO CI VORREBBERO DECENNI, IN UN MONDO CHE DOVREBBE CONOSCERE CONTEMPORANEAMENTE UNA PIENA PACE.

L’INTEGRAZIONE E’ FALLITA IN GERMANIA COME IN FRANCIA, COME IN BELGIO, COME ALTROVE, MOSTRANDO FORTI LIMITI PERSINO NELLA STESSA INGHILTERRA: SI SONO CREATE DELLE SACCHE CON SISTEMI TUTTI PROPRI, SEMPRE PIU’ NON PERMEABILI DALL’ESTERNO.

OGNI ATTENTATO, AL DI LA’ DELLA PROPRIA MATRICE SOCIO-POLITICA OVVERO CULTURALE, MOSTRA IN EUROPA IL FALLIMENTO DI OGNI POLITICA DI INTEGRAZIONE, DI OGNI POLITICA DI MORBIDA ACCOGLIENZA – COLMA DI CONCESSIONI E GRATIFICAZIONI – VERSO UNA MAREA UMANA CHE DI FATTO STA PORTANDO A TERMINE UNA VERA E PROPRIA INVASIONE, CON MODALITA’ CHE POTREBBERO CONDURRE AD UNA VERA E PROPRIA COLONIZZAZIONE DEI LUOGHI OCCUPATI.

LUOGHI CHE POTREBBERO CONOSCERE IL TRAMONTO DELLE PRECEDENTI ETNIE NAZIONALI, A VANTAGGIO DI NUOVE ETNIE PERALTRO DI DIFFICILE COMPATIBILITA' E AGGREGABILITA' CON QUELLE GIA' ESISTENTI IN LOCO

PROPRIO IN QUESTE ORE, CHI HA L’ONERE DI GOVERNARE, CHI GOVERNI LEGITTIMAMENTE IN NOME DI UN POPOLO E DEI SUOI INTERESSI SOVRANI, DOVREBBE SERIAMENTE INTERROGARSI, ANZICHE’ CONTINUARE A TESTA BASSA NEL SOSTENERE LA VALIDITA’ DI SCELTE CHE PLATEALMENTE SI DIMOSTRANO QUANTOMENO INFELICI QUANDO NON STOLTE ED ERRONEE NEL METODO E NELLA FORMA, SPECIE SE SOSTENUTE DA IDEOLOGIE FALLIMENTARI.

QUESTA VOLTA – OVVERO, ANCHE QUESTA VOLTA – NON VORREMMO ASCOLTARE LE ‘SOLITE’ PAROLE TRANQUILLIZZANTI, TESE A SMORZARE LE COMUNI PREOCCUPAZIONI.

È CHIARISSIMO COME IL NEMICO SIA ORMAI TRA DI NOI: PERSINO ABILMENTE CELATO E DISSIMULATO; ED IN QUESTO LA GIORNALISTA E SCRITTRICE ORIANA FALLACI FU TRA I PIU’ DETTAGLIATI E LUCIDI - E QUINDI SCOMODI -  ANTICIPATORI.

QUESTO NEMICO ESISTENTE MA INVISIBILE NON LO SI PUO’ COMBATTERE SOLO CON CEROTTI, IMPACCHI D’ERBE E BORSE DELL’ACQUA CALDA, CONTANDO SOLO SULLA PREPARAZIONE, SULL’ABNEGAZIONE E SULL’EROISMO DI UOMINI IN DIVISA.

ASPETTIAMO CHE, COSI’ COME NE HA PRESO SEMPRE PIU' COSCIENZA LA POPOLAZIONE DI TUTTA EUROPA, SIANO ORA GLI UOMINI POLITICI A DIMOSTRARE RISOLUTAMENTE DI AVERNE PRESO ATTO: TESTIMONIANDO COSI’ CHE LA FRASE MOLTO DIPLOMATICA ‘IDENTITA’ DI VEDUTE’, NON EQUIVALGA ALLA PEGGIORE DELLE PAROLE: COMPLICITA’. 

IN TUTTE LE SUE FORME, IN TUTTE LE SUE SFUMATURE. 

Roma, 22 Marzo 2017 h. 18.oo

Giuseppe Bellantonio

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