Dal fraterno Amico Avv. Giovanni Salvati - http://www.soscollemaggio.com - sono stato interessato, al pari di innumerevoli altri destinatari, alla soluzione di un rebus interpretativo collegato alla lettura di alcune figure e simboli raffigurati nella tomba di Nefertari, Grande Sposa Reale.
Tramite questo blog, rilancio i quesiti dello studioso - appassionato cultore di tematiche relative al simbolismo, all'esoterismo e alla storia delle diverse espressioni ritualistiche - che, al riguardo, ha interessato - come potrete leggere di seguito - anche l'esperta in egittologia Prof.ssa Chiara Santagata.
Chissà che non possa emergere attraverso il nostro aiuto il giusto suggerimento per risolvere i quesiti espressi.
Un cordiale saluto e... Grazie !
Giuseppe Bellantonio
INIZIA
Gentile sig.ra
Chiara
ho letto il Suo
interessante lavoro pubblicato su
Facebook
le trasmetto il capitolo 5 della III parte
del mio lavoro.
Lei ha affrontato questa
particolare simbologia. Mi farebbe piacere che Lei mi facesse conoscere il Suo
punto di vista, Coma vanno interpretate, secondo Lei, questa
immagini.
da cuore a
cuore
.:Giovanni
Salvati:.
Capitolo
5°
>?! I cinque vasi canopi
!?<
< "Qebeshenuf- Selkis">
Esaminando questo lato della stanza si notano alcuni
particolari, che non possono passare inosservati ad
un occhio attento a questa particolare simbologia
esoterica.
I canopi sull'architrave non
sono gli abituali e canonici "quattro", ma bensì
> 5
<
seduti per terra in direzione di Osiride, con
il
"volto verde"
Se si osserva con più attenzione le immagini, che si
susseguono sulla facciata opposta all'entrata della tomba, ci si accorgerà che
> la controfigura
simbolica<
< Qebeshenuf - Selkis
>
del quarto figlio di Horo è
rappresentato, a differenza degli altri Tre, per ben "quattro
volte"
consecutive.
> Lo troviamo per "due
volte" nella fila dei canopi sopra la porta di acceso alla
scala,
> seduto per ultimo
<
senza alcuna iscrizione davanti al volto,
iscrizione che osserviamo davanti ai volti dei primi quattro
canapi, compreso il suo, il terzo nella fila
?! Occupa quindi il
> 3°< e il > 5°<
posto !?
Tale inserimento non è certo casuale, ma deve avere
un preciso
"significato
simbolico"
legato probabilmente alla "testa di
falco", utilizzata anche per rappresentare la più importante
divinita
> il Falco - Horo
<
Sembra che si voglia fare una distinzione tra
cosidetti organi buoni, raccolti nei quattro canoni, e quelli
cattivi.
visto che abitualmente sono sempre rappresentate
solo le
quattro figure canoniche, pur con diverse modalità
funerarie o
rituali.
> lo troviamo ancora scivolando verso le
immagini di sinitra, seduto su uno dei due troni, occupando
> "il
primo"<
mentre sul secondo è seduta una figura
umana, che non sembra appartenere al canopo Imset,raffigurato appunto
con tes ta
umana, preposto alla conservazione del
fegato, il Sud, che compare appena dopo in piedi, dietro
Qebehsenuf.
> lo ritroviamo per "la quarta
volta" in piedi, sempre con la "clamide
gialla", davanti Imset,che, come abbiamo visto è legato alla dea Iside.
> Appare a tutti gli effetti "un
convitato di pietra", anche se non se ne comprende la ragione. Allo
stato non sono ancora riuscito a "decriptare" il significato
simbolico occulto, ma certamente la coppia
<"Qebeshenuf - Selkis">
appare onnipresente e ci deve essere una qualche
motivazione occulta.
Conto vivamente sul sostegno non più emotivo, ma
concreto dei miei affezionati lettori, che mi aiutino a
"risolvere insieme"
questo, al momento, ancora
irrisolvibile
"REBUS"
FINISCE
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