giovedì 8 marzo 2018

CELEBRIAMO LA DONNA, SI' ...MA NON IN MODO BANALE!



Celebrare la Donna:  ricordando una personalità di nobilissimo spessore intellettuale e umano, Eleonora Pimentel Fonseca, nobildonna di adozione napoletana, che illustro' con vigore di cuore e passione intellettuale, il sogno di libertà e uguaglianza nel breve impeto della rivoluzione partenopea del 1799.
Celebrare il coraggio la forza e la virtù di chi, Donna intemerata,  seppe affiancarsi al fiore del pensiero umanistico e filosofico della nobiltà e di uomini meridionali per inverare, anche se solo per lo spazio di pochi mesi, l'aspirazione alla dignità dell'essere liberi ed uguali nei diritti.
Avverso ogni sguaiata, volgare ed umiliante carnevalata a cui, in tanti casi per ignoranza e cialtroneria, viene degradato il sacrificio di Donne che si batterono strenuamente per rivendicare rispetto e giusti diritti.
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La mia preziosa Amica - e Sorella d'intelletto - Gerardina Laudato, ha avuto la capacità di sintetizzare mirabilmente concetti e squarci di Storia che, per molti, suoneranno certamente come 'novità'.
Oltre alla figura di Eleonora Pimentel Fonseca, trova degna citazione la Rivoluzione Partenopea del 1799
Un anno - il 1799 -  che quasi tutti i libri di Storia 'saltano' a piè pari, ma esiziale se si vuol conoscere in modo certo e completo cosa accadde realmente a Napoli e nel Regno delle Due Sicilie, e l'enorme tributo di sangue pagato dalla Popolazione tutta per mano di invasori che stuprarono, rubarono, saccheggiarono e uccisero, in modo barbaro e violento. 
Avvenimenti di cui anche storici illustri non amano trattare, fosse solo perché ci sarebbero da riscrivere centinaia di pagine ogni intrise da storielle salvifiche che non insegnano certo la Storia, ma salvano la pseudo-dignità di chi si macchiò di tali efferatezze, condannando all'oblio ciò che subì il Popolo partenopeo: dimostrando una dignità e una fierezza ai più sconosciuta.
Roma, 8 Marzo 2018
Giuseppe Bellantonio
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Grazie per aver inteso allargare al maggior numero di persone, arricchendo peraltro con il tuo prezioso commento, la mia sollecitazione a celebrare in spirito e col giusto ricordo, una figura esemplare di Donna. 
In particolare nella società odierna dove, per un perverso sistema di stili, sembra prevalere la sfrenatezza di costumi che preferisce alle seriche e magnifiche tele della libertà il peso plumbeo e disperato del libertinaggio. 
Un saluto con simpatia e gratitudine per aver inteso essere testimone di un pensiero nel ricordo grato di una Donna valorosa.
Gerardina Laudato

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