lunedì 27 gennaio 2014

PER NON DIMENTICARE


          La nostra memoria si sposa alle Tradizioni non solo per aiutarci a vivere il presente ma soprattutto per progettare il futuro avvalendoci delle esperienze di un vissuto più o meno lontano.
          La nostra memoria, unita alla cultura e allo studio corretto della storia, ci consente quindi di guardare ai fatti che si sono svolti nel tempo con una lucidità d'insieme che dovrebbe consentirci di non farci sopraffare dal pathos o dalle pulsioni dell'animo.
          Certo, la cultura: poiché l'ignoranza, ovvero la non-conoscenza, è la migliore alleata di chi voglia imporre l'uso della forza, della violenza, della sopraffazione - anche delle idee -, per poter così dominare.
          Oggi si celebra la GIORNATA DELLA MEMORIA, un giorno del tutto particolare per i contenuti che lo caratterizzano: il ricordo ci porta ai milioni di morti per l'odio razziale, nei lager o altrove.
           Morti per le loro convinzioni religiose o per il colore della loro pelle o per le loro consuetudini o per la propria nazionalità.
           Durante la Seconda Guerra fu una persecuzione e un Olocausto immane; ma si deve purtroppo prendere atto che, da allora, simili crimini continuano a essere commessi in svariate parti del mondo, e toccano più popoli come pure diverse forme di religiosità o di etnia.
          Ma identica rimane l'odiosità per tali crimini.
          Così come fortissimo è il rammarico che l'uomo non abbia fatto tesoro degli scempi del passato, per prevenire che questi potessero ancora verificarsi.
          Ecco che la memoria, continua piuttosto che non solo quella odierna,  deve non solo essere ben presente in noi, ma ci deve sollecitare ad adoperarci, tutti, con ogni mezzo affinché cessi la strage di Uomini per mano di altri uomini-lupo: assassini voraci, a tutti gli effetti.
          Atti vili, offensivi e lesivi della comune sensibilità di tutti gli Italiani, ancorché di religione ebraica, sono stati posti in opera.
          Purtroppo non si può avere il controllo della mente umana e quindi non ci si può compenetrare in quanti se ne macchino: persone piccole dentro o semplici manovali di una malvagità che comunque corre nel cuore e nella mente di un qualcuno.
          Cattiveria, malvagità, odio razziale... tutte cose da respingere con assoluta fermezza!
          Perché chi guarda solo al passato ha paura del futuro, ha paura che il futuro possa non accorgersi di lui.
          Ricordiamo, quindi; mai dimenticando il passato, mai dimenticando chi anche a rischio della propria vita volle aiutare questi nostri fratelli e sorelle: perchè solo non dimenticando potremo evitare che l'ombra del passato offuschi il futuro nostro e dei nostri figli.
         Io per primo non dimentico, unendomi nel ricordo ai mie parenti di ieri e di oggi, vicini o lontani perché costretti da inique, rabbiose, odiose,  persecuzioni ad allontanarsi dall'amata Patria, dall'Italia; così come ricordo quelli che, a rischio della propria incolumità, aiutarono con silente abnegazione i perseguitati, per metterli in salvo.
         Un'Italia scolpita per sempre nei loro cuori e in quelli dei loro figli, e dei figli dei loro figli.

Roma, 27 Gennaio 2014                       Giuseppe Bellantonio

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