giovedì 15 novembre 2012

NON CADERE NELLE PROVOCAZIONI NE' NELLE TENTAZIONI

Oggi.
Oggi, dobbiamo riflettere.
Gli accadimenti di ieri – nelle principali città d’Italia –, la concertazione che ha determinato lo scaturire di incidenti con sospetto sincronismo, parole dai contenuti densi di violento e delirante integralismo, la cieca determinazione – costi quel che costi – ad approvare norme liberticide (non a caso censurate dal Consiglio d’Europa), l’assurdità che la morsa fiscale debba pesare sui redditi medio-bassi (con un fabbisogno finanziario in continua crescita: il che fa sorgere spontanea la domanda, ma dov’è il buco dal quale continua a fuoriuscire più acqua di quanta ne entri?), la tenacia con cui taluno persegue obiettivi squisitamente politici quando la politica sta annaspando,  le pur giuste proteste stravolte dalla violenza - non dall'ira - dei fomentatori ma da chi si sente - forse e comunque a torto - al di sopra ed al di fuori dello Stato, soglie di povertà spostate ogni giorno verso il basso, progettualità e investimenti di sviluppo carenti ovvero fermi alle enunciazioni, soggetti di matrice incerta o dubitevole che incitano alla rivolta, alla disobbedienza, all'insubordinazione utilizzando termini e contenuti che solo un cieco non vedrebbe pericolosamente assonanti con pessimi slogan degli anni più roventi, ma anche bui, per l'Italia.
Testimonianza – per i non ciechi  – che di "nuovo", con queste caratteristiche,  c’è ben poco (e se ve n'è o ve ne fosse, sarebbe a livello talmente mediocre da divenire pericoloso), salvo la nascita di nuovi soggetti simil-politici  che alla fin fine intendono sedersi a quella che credono essere una "tavola" piuttosto che non "un tavolo".
I  "vecchi" politici - e lo dico sapendo bene che esistono, per fortuna, delle eccezioni – stanno percorrendo una strada non più divaricata, rispetto al Paese “reale”, ma opposta.
Mettendo da parte i bizantinismi, perchè non arrivare a misure radicali quanto immediate ?
Sarebbe in ipotesi auspicabile un governo di c.d. "salute pubblica" )ossia, per la salute della Nazione Italia)  composto dagli esponenti di TUTTI i partiti operanti in Italia, coadiuvati - nel senso di “essere resi compartecipi delle decisioni, contribuendovi in qualsivoglia modo leale e costruttivo ai fini dell’interesse preminente della Nazione” - dai Capi delle singole Armi e da Magistrati esperti (ultimo baluardo: presenziando, possono subito dire se vi siano elementi ostativi ovvero contra legem, o soggetti che possano essere in condizione pregiudizievole).
Per salvare il salvabile, scegliere, decidere, stimolare crescita ed investimenti e - soprattutto - far capire che non si cerca il Carnevale, accantonando la Quaresima.
Si cerchi, tutti insieme, di non mortificare ancora cittadini stremati da tasse di tutti i tipi; si lasci loro non solo la speranza, ma si faccia intravvedere loro che - se è pur vero che attualmente si percorre un tunnel poco illuminato -  in fondo si scorge uno spiraglio di luce.
Mi faccio lettore di stati d'animo, degli stati d'animo che percepisco intorno a me, poichè ad altri competono le idee politiche e le soluzioni di tale tipo (ossia "per la polis", "per la città", "per lo stato").
Ma se si desidera che la gente non sia tentata da derive estreme - che, comunque, ben poco risolverebbero - bisogna che si possa toccare con mano che si può dare fiducia a chi ci parla di sacrifici utilizzandoli per farci sì sopravvivere - o "vivacchiare" -  ma soprattutto oer rimettere ferro e cemento a fondamenta scricchiolanti.
Suola, lavoro, famiglia, salute... diritti civili, tutela di deboli e minoranze...
...erano questi temi cari a chi come me ha percorso il '68.
Ma sono temi sempre attuali.
Come sono attuali la libertà, la democrazia, l'equità.  
Non cadiamo in tentazioni, quindi: stringiamoci l'un l'altro per resistere alle folate di aria torrida, irrespirabile, che a tratti percorrono la nostra Patria.
Fiducia nelle Istituzioni e - soprattutto - fiducia nella saggezza che può emanare dal Capo dello Stato, il Primo Cittadino della nostra Patria.

Roma, 15 Novembre 2012
G. Bellantonio
 
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