lunedì 21 novembre 2016

CURVY PRIDE: L’ORGOGLIO DELLA MORBIDEZZA


La serata di venerdì 18 si è allontanata dalle cronache quotidiane per entare di prepotenza nella storia socio-culturale di Roma, con una valenza – peraltro – nazionale.                                                                                                  Ma forse giova partire dalla cornice dove si è svolto quest’evento: nel CAFFE’ LETTERARIO MAMELI 27 di Via Goffredo Mameli 27, a Trastevere, nel cuore di Roma. Già di per sè una location particolarmente ricca di contenuti e che - insieme a Testaccio, ma con maggiore ricchezza sostanziale e di sfumature – possiamo ben definire il cuore e la pancia di quella Roma disincantata e sorniona che ’sembra’ accogliere tutto con apparenti superficialità  e distacco, mentre invece, pur se con una certa qual filosofia, è ben attenta a tutto.                    Chi scrive, non conosceva questo accogliente locale romano, ma fin dall’ingresso – quando a riceverci con squisita cortesia è stata la poetessa Patrizia Portoghese, anche nota con l’alias di Pattyrose – abbiamo percepito un senso di accoglienza, di calore, che ci ha fatto subito sentire a nostro agio. Ecco: questo è l’effetto ricevuto, peraltro non dissimile da quello percepito da molti degli altri ospiti giunti numerosi a vivere un evento particolarissimo e gradevole. Difatti, a corollario di intese che hanno trovata immediata eco nell’entusiasmo delle parti coinvolte, il Caffé Letteraio Mameli 27 ha accolto nel suo salotto lo staff dirigente dell’Associazione Nazionale CURVY PRIDE: un organismo che sostiene l’affermazione  del diritto di potersi riferire a un concetto di ’bellezza’ che non sia in alcun modo discriminante e lontano da modelli irraggiungibili e negativi, e che spazia proprio attraverso una cultura del corpo, della moda, dello spettacolo e della vita di tutti i giorni, in cui essere in armonia con se stessi e con il mondo circostante.                                                                                                              E’ così, con l’esplicitazione di questi concetti di base,  che il locale di Via Mameli è diventato il primo Caffè Letterario in Italia ad aprire le sue porte al CURY PRIDE, con l’invito rivolto a tutto il mondo curvy a considerare proprio questo Caffé Letterario come luogo d’elezione - accogliente e stimolante - per incontrarsi, comunicare, discutere e confrontarsi, per così far  nascere idee, iniziative, progetti propri dei valori di CURVY PRIDE.                           L’evento, certamente denso di umori e sensazioni, nella volontà degli organizzatori intendeva lanciare un immediato ed inequivoco messaggio di equilibrio, accettazione e tanta voglia di vivere bene con se stessi e con il proprio corpo, ed era di per sè foriero di emozioni già nel simpatico e leggero titolo di presentazione: LA LIBERA GRAMMATICA DELLA BELLEZZA – COMUNICARE E CONDIVIDERE SENZA TAGLI E TAGLIE.           L’occasione di questo articolo, offre l’opportunità di ’sdoganare’ in certo qual senso il termine ’pride’, spesso abbinato superficialmente a ’prejudice’: così che nei paesi anglosassoni, da cui abbiamo ereditato il tutto, ’pride & prejudice’ – riferendosi liberamente all’omonima novella di Jane Austen, pubblicata nel lontano 1813 – tende a negativizzare, costituendo spesso un tutt’uno.  In realtà ’pride’ nell’uso corrente, sta per ’fierezza’ o ’orgoglio’ riferiti alla dignità soggettiva, estensivamente ’essere orgoglioso di essere qualcuno o qualcosa’ (riferito a sua volta alle singole caratterizzazioni); quindi, una dignitosa manifestazione personale, espressa per lo più in modo pubblico e quindi solenne, di una propria caratteristica personale.   Nel nostro caso ’la fierezza’, l’ ’orgoglio’ di essere curvy. Ma...’curvy’ cosa significa ersattamente? Riferito ad una donna – sta a indicare le di lei qualità ditutta curve, prosperosa’. Spesso si utilizza impropriamente per identificare un corpo che invece è semplicemente ’grasso’, in ’sovrappeso’. Invece, curvy non significa certo ’grassa’ (fat, in inglese), riferendosi piuttosto a qualsiasi donna che si senta a proprio agio con la forma del proprio corpo. Donne che qui invito a percepire come uniche, sane, prorompenti e sicure, affascinanti e sensuali, ricche di una loro bellezza proprio perché consapevoli di essere concretamente diverse dalle altre: simpaticamente, le definisco ’morbidose’ e ricche di umori, primo tra tutti l’allegria che molto spesso sprigionano, caratterizzandole.  Quindi, mai dire curvy con troppa superficialità o in modo spregiativo, sarebbe un grave errore lessicale e soprattutto di contenuti, persino sociali.              Ecco allora che il CURVY PRIDE altro non è che l’inno alla ’fierezza di essere tutta curve, prosperosa, prorompente’: così, ’geometricamente’ parlando,... viva le belle forme!                                                                                             La serata è stata condotta da Patrick Edera, Direttore Artistico del Mameli 27, che con simpatica sensibilità e capacità ha presentato i molti ospiti presenti e avvicendatisi sul palco. Ne citiamo qui di seguito, scusandoci con qualcuno di cui eventualmente non avessimo preso nota.                                               Marianna Lo Preiato, Presidente dell’Associazione Curvy Pride, ha sottolineato che ”... E’ sempre emozionante parlare della nostra morbida protesta...nata con lo scopo di affermare che la bellezza non ha taglia... nel 2013 non avrei mai pensato di ritrovarmi qui a Roma, in un nostro Curvy Pride Point, con tante e tante nuove persone che vogliono liberarsi gioiosamente dagli stereotipi”. Nell’occasione, ha lanciato anche la campagna #TagliaLaTaglia: il gesto simbolico di tagliare l’etichetta dai propri abiti per affermare la voglia di essere se stessi, di accettarsi con i propri pregi e difetti, di liberarsi da perniciose pesantezze ideologiche.                                                                                 A sua volta,  Susanna Biancifiori, sociologa e Life & Teen Coach su base umanista, ha illustrato l’importanza del coaching umanistico, finalizzato a trovare stimoli ed equilibrio nella propria vita. Molto delicato e toccante il racconto riguardante una sua paziente che non si accettava fisicamente, individuando nel proprio aspetto estetico la causa della propria infelicità ”Durante il percorso di coaching – ha sottolineato Susanna – sono riuscita a far intravedere alla mia paziente che il suo malessere era di tutt'altra natura e il concentrarsi sul suo aspetto fisico la distoglieva dalla ricerca delle reali problematiche e dalla loro soluzione”.                                                            La ideatrice e redattrice del magazine ’SEMPLICEMENTE CURVY’, Noemi Matteucci, con le sue parole ha poi conquistato  sorrisi e ampi consensi. La sua decisione di investire nel progetto di creare un magazine che contenga informazioni a tutto tondo sul mondo curvy ha suscitato le entusiaste reazioni dei presenti.                                                                                          Anche le Belle Arti sono state protagoniste della serata, grazie all'apprezzata e sensibile  Pittrice  Denise Gagliardi, che – in onore della serata - ha messo in mostra alcune delle sue opere della Collezione ’Le Principesse Strane’: donne dagli occhioni teneri e languidi,  dalle forme morbide, che esprimono serenità e positività. La presenza di Denise – Artista sostenuta da ’Città Castelli Romani’ e dall’ ’Accademia di Alta Cultura’ e che attualmente è impegnata a New Delhi in una Mostra -, ha dato la possibilità di fare un esempio di cosa si riprometta di fare, tra le altre cose, il Mameli 27: un’opportunità, una vera e propria ’vetrina’, per tutti coloro che desiderino esprimersi attraverso le varie Arti. ”Prendete contatto con noi per poter esprimere la vostra creatività!” ha sottolineato con forza Patrick Edera.                                                                    Un’importante campagna è stata presentata da Gioia Lestingi, apprezzata e conosciuta curvy model e presentatrice TV. Si tratta del primo progetto italiano che coniuga la filosofia Curvy al mondo dello Sport, in particolare della pallavolo. SCHIACCIAM🏐 gli STERE🏐TIPI è il chiaro e motivante slogan   indirizzato a bambini, adolescenti, ragazze, ragazzi, genitori, adulti e a tutte le persone che sono sopraffatti da stereotipi dannosi, fasulli e persino pericolosi.                      Ma le iniziative non sono terminate. A breve partirà il corso OLTRE IL MONITOR  presentato da Giovanna Romeo, esperta in comunicazione e cofondatrice della ’Gear Srl’, indirizzato a chi abbia voglia di esprimere se stesso attraverso un blog e desideri anche prendere dimestichezza con l’utilizzo delle varie reti social.                                                                                          La bella e spumeggiante Emilia Paglicci Reattelli è stata invitata sul palco a sorpresa, ma non per questo si è intimorita, anzi: così attirando l’attenzione dei presenti. Emilia è stata scelta da Barbara Christmann come una delle modelle del CALENDARIO BEAUTIFULCURVY 2017, ormai conosciutoe molto apprezzato tanto in Italia che all’estero. La presenza sul palco di Elisabetta Viccica, stylist di moda curvy titolare di ’Evha&Eva’,  cofondatrice del concorso MiSS BELLA IN CARNE, ha regalato momenti di forte emozione. Il suo decennale impegno nel mondo curvy, è stato evidenziato e sottolineato dalle sensibili e toccanti testimonianze di Georgia De Oliveira - Miss Bella in Carne 2014 -, Vanessa Strampella - Miss Bella in Carne 2016 - e Chiara Massariello - modella curvy per CURVY IN FIERA. Partecipare a un Concorso di Bellezza riservato a modelle curvy, che si mettono in gioco affrontando gli sguardi non di rado critici dei presenti, ha regalato un nuovo, positivo, allegro approccio alla vita a delle ragazze con un passato adolescenziale non proprio semplice, dal lato del rapporto con il proprio corpo.                                  Proprio il confronto sui temi della valorizzazione della bellezza senza taglia, del bullismo, dello sport, della ricerca di sé stessi e dei propri talenti, ha reso il Caffè Letterario Mameli 27 un luogo all'avanguardia e affrancato da qualsivoglia pregiudizio. Ora la sua mission si è arricchita: proporsi come punto di rifermento fisico e virtuale curvy per chi possa riferirsi alla nostra Città, inclusi  i turisti che quotidianamente affollano la Capitale e che desiderano unirsi alle iniziative targate CURVY PRIDE!                                                        Patrizia Portoghese -  sensibile e attenta ’padrona di casa’, poetessa-sognatrice di cui ricordiamo il libro di poesie ’Scrivere per amore’ al pari della presenza sociale e artistica attraverso il suo  blog ufficiale "Sui sentieri dell'anima m'incammino da sola senza alcun timore"  -  così come aveva accolto gli ospiti, li ha salutati al termine della bella e intensa serata, dando loro cordiale appuntamento al prossimo evento.                                    Concludendo, una serata ricca energie e di eccellenti iniziative, circa le quali – anche per quelle strettamente legate alle godibili e sostanziose proposte targate  CAFFE’ LETTERARIO M1MELI 27 – invitiamo ad aggiornarsi  collegandosi con i  siti www.mameli27.com  - pagina FaceBook CAFFE’ LETTERARIO MAMELI 27  e Google+ mameli ventisette -, e www.curvypride.it - pagina FaceBook Curvy Pride e profili Twitter (@curvypride_real) e Instagram (@curvypride_official) -.

Roma, 21 Novembre 2011                                  Giuseppe Bellantonio


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