domenica 24 maggio 2015

STRANA ITALIA, MA ...

STRANA ITALIA, MA ANCORA PIU' STRANI GLI ITALIANI. Questo è il titolo che mi ispirano una serie di considerazioni, specie alla luce della nostra permanenza in questa Europa Comunitaria - così com'è gestita - che a me sembra faccia di tutto per demotivare i Cittadini Europei circa il permanere in 'questa' Unione Europea, 'così' gestita.
Di fronte alle manifestazioni di forte orgoglio e di coerente spirito nazionale dei nostri vicini Greci, sottoposti a pressioni e minacce di tutti i tipi per stroncarne la residuale resistenza, a me viene spontaneo dire IO SONO GRECO: non tanto per esaltare la fierezza di questo Popolo e quindi solidarizzare con loro per non subire la stessa sorte, quanto per sperare che anche noi Italiani ci rendiamo conto che non si può subire in eterno delle pressioni, dei diktat, dei pesanti condizionamenti, senza reagire. Civilmente, in modo pacifico ma non meno importante e significativo: per dire 'basta' a quanti, ignorando gli animi dei Cittadini e la pesantezza insopportabile delle imposizioni comunitarie, continuano ad operare facendoci sopportare l'insopportabile.
Da anni siamo governati da soggetti che rappresentano se stessi, in quanto non sono stati regolarmente eletti dal Popolo; da anni assistiamo a tagli non più concepibili - anche se assistiamo al taglio di quanto già tagliato; disoccupazione alle stelle; poveri in crescita; famiglie in crisi profonda; posti di lavoro persi in continuazione; aziende ormai al collasso com'è al collasso la produttività nazionale con le aziende più sane cedute all'estero, senza un piano industriale programmatico nazionale; senza concrete e serie prospettive occupazionali; da anni governanti ora serissimi e senza un sorriso, ora sorridenti per qualcosa che ai più sfugge, mentre parlano sbirciano nelle tasche degli italiani e brandiscono forbici inesorabili, mentre negano agli italiani sempre più poveri quegli aiuti che poi disperdono verso altri soggetti che con l'Italia, con le tradizioni italiane, con la cultura italiana, con il nostro sentire religioso, c'entrano poco o niente.   Ma questo meriterebbe altre e diverse considerazioni: specie mentre a New York sta per essere inaugurata la Freedom Tower - che sostituisce le distrutte Torri Gemelle -, mentre altrove uomini in armi distruggono altre testimonianze di Storia e Civiltà: apparentemente non dissimili da quelli che, anche se accolti, rifocillati e mantenuti qui in Italia, chiamano noi 'infedeli' e le nostre donne 'impure', rubando nelle nostre case, spacciando droghe, prostituendosi con disarmante facilità, facendo sorgere sospetti pesanti anche circa l'utilizzo dei minori nelle loro attività.
E dobbiamo essere sempre grati alle Forze dell'Ordine per come ci tutelano e quindi per quello che ci evitano: con dedizione e spirito di servizio con sacrifici spesso sconosciuti, a sprezzo della propria incolumità: come, per ultimo, ha posto in rilievo lo scellerato atto posto in atto contro una pattuglia della Benemerita, utilizzando del liquido infiammabile!
Purtroppo l'Italia paga in modo pesante la mancanza di politici coerenti che operino per la Nazione e quindi nell'interesse dei Cittadini, ossia manca una classe politica regolarmente eletta sulla base di un programma scaturito da un serio, concreto, enunciato e programmato progetto politico.  
All'estero quel che avviene da noi non accade, specie in quell'Europa dove chi governa è e rimane attento alle esigenze ed alle difficoltà dei loro concittadini.
L'Italia, questa Italia, gli italiani, continuano ad essere vessati, mortificati e offesi; 'ma siete in democrazia, potete votare e decidere da chi farvi governare' ci potrebbe dire qualcuno: ma la realtà e ben diversa, e ancora non abbiamo la fortuna di avere un sistema di voto elettronico che possa escludere impicci, inciuci e controllo subdolo del voto attraverso capi-branco appostati all'esterno dei seggi elettorali e che 'fa la conta' se le pecorelle del proprio gregge sono tutte presenti all'appello... non fa niente se spinti solo da interesse piuttosto che non da ideologie o ideali.
Siamo stanchi di subire, siamo stanchi di assistere quotidianamente alle tribunette politiche che le televisioni ci ammanniscono, siamo stufi di sentire la puntuale elencazione delle cose che 'non vanno' senza che nessuno si impegni nel dire 'da domani, iniziamo a cambiare: si farà così'.
La gattopardesca e tutta italica (fin che dura...) presa in giro del popolo, continua: stimolando divisioni piuttosto che non aggregazioni, corporativismi piuttosto che non la loro eliminazione, disuguaglianze e arbitrii anziché l'opposto ... alfine, cambiando tutto per non cambiare niente: come Tomasi di Lampedusa ci ha ricordato, evidenziando come la storia si ripeta. 
IO SONO GRECO, quindi: poiché la loro resistenza al sopruso e all'abuso è anche la mia lotta, e forse già domani sarà la mia lotta per la sopravvivenza.
Ma sono anche POLACCO o UNGHERESE se le proteste civili saranno utili non solo a 'lanciare messaggi' a quest'Europa Comunitaria ostinatamente abbarbicata  nel solo rigore possibile per proteggere chi è già ricco, ma anche a favorire radicali cambiamenti.
Ma sono anche SPAGNOLO, con quel popolo che come una raffica di vento ha saputo spazzare in modo radicale l'orizzonte politico nazionale, mandando a gambe all'aria quella casta che si ergeva a baluardo nella difesa di propri benefici ovvero non sapeva adottare quelle misure importanti e giudicate improcrastinabili da chi era allo stremo.
Spero che gli Italiani, quei 'tiepidi' Italiani che - cattolici per 'tessera' acquisita alla nascita, dico io da tempo - non sanno collettivamente drizzarsi indignati per le stragi di cristiani in più parti del mondo, perdano questa tiepidezza di fronte al sistema politico (ossia, di fronte a quello che il sistema politico continua a non saper dare) abbandonando le posizioni di astensionismo per votare in massa.   
Solo attraverso il voto la voce di uno diventa la voce di tutti e quella di tutti la voce di una Nazione, obbligando i politici ad operare se non vogliono essere spazzati via!
E così ragionando, mi riporto alla fierezza delle genti di SCOZIA!

Roma, 24 Maggio 2015                                                Giuseppe Bellantonio



Disclaimer / Avviso 1L'autore nonché titolare dei diritti e dei doveri relativi alla gestione di questo blog rende noto a tutti gli effetti di Legge quanto segue:
1) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Ai sensi dell'art. 65 della Legge 22 Aprile 1941 n° 633, è vietata la riproduzione e/o diffusione totale o parziale - sotto qualsivoglia forma - senza che vengano citati il nome dell'autore e/o la fonte ancorché informatica.

2) E' vietato trarre copie e/o fotocopie degli articoli/interventi contenuti nel presente blog - con qualsiasi mezzo e anche parzialmente - anche per utilizzo strettamente personale/riservato.
 
Disclaimer / Avviso 2
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. I commenti ritenuti calunniosi, offensivi o lesivi dell’immagine e/o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, blasfemi, antireligiosi, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla privacy, potranno essere cambiati, bloccati o rimossi del tutto, senza che per ciò vi sia l'esigenza di prendere contatto anche preventivo con gli autori.
Nel caso in cui in questo blog siano inseriti testi o immagini tratti dal web, ciò avviene considerandoli di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione fosse tutelata da possibili quanto eventuali diritti d'autore, gli interessati sono pregati di comunicarlo via e-mail ai recapiti di posta elettronica giuseppebellantonio@infinito.it  e/o bellantoniogius@gmail.com al fine di procedere alla opportune rettifiche previa verifica della richiesta stessa.
L'autore di questo blog, confermando di voler operare nel pieno rispetto delle norme di Legge in vigore, esprime anche la volontà di operare in armonia con le nuove norme entrate in vigore il 1° Aprile 2014 ed emanate dalla AGCOM, relativamente all'introduzione di nuove norme sul copyright digitale e online.
L'autore del blog, inoltre,  non è responsabile della gestione dei siti collegati ovvero collegabili tramite eventuali link né dei loro contenuti, entrambi suscettibili di variazioni nel tempo.
Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta.  Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.

 

Nessun commento:

Posta un commento