mercoledì 19 dicembre 2012

CHI HA UCCISO IL NATALE ?


     Anche se in molti c'è l'abitudine di camminare tenendo il capo un pò chino, per fortuna c'è ancora chi cammina e si guarda anche intorno: segno di una mai sopita curiosità, intesa quale desiderio di guardare-vedere-valutare-apprendere-memorizzare-conoscere.
     Anch'io ho mantenuto questa preziosa abitudine, come molti altri, e mi chiedo se abbiate notato il desolante "buio" che accompagna questo Natale 2012: niente luminarie, niente balconi addobbati con luci colorate che vengono accese al tramonto!
     Per le vie cittadine, anche se in modo minimalista, raffrontato con gli anni precedenti, i commercianti sono riusciti ad abbellire molte strade: riuscendo così nel duplice intento di (tentare di) comunicare un pò di spensieratezza, di allegria, come pure di attrarre gente per trasformarla in potenziale massa di acquirenti.
     Ma credo che i risultati commerciali siano piuttosto contenuti, mentre sono sicuro che - salvo il breve appagamento che si ha nel dare un colpo d'occhio agli addobbi ed alle luminarie - la maggioranza degli Italiani non è riuscita a provare allegria o spensieratezza. O se lo è stata, ciò è avvenuto per un tempo troppo breve.
     Lo scoramento è dato invece dalle facciate dei palazzi, tristemente grigie senza più quelle lucine che ammiccavano, spesso rincorrendosi freneticamente l'un l'altra: un segno che lo psicologo, ancor meglio di altri, è in grado di valutare.
     Lo scoramento, il morale fiaccato, il drastico drenaggio di denaro subìto, le riduzioni di pensioni pur modeste, la difficoltà nel curarsi, il pensiero per un congiunto che non trova lavoro ovvero forse lo sta per perdere - se non l'ha già perso -, hanno creato una pesante cappa che tutto ha coperto.
     Anche quello che poeticamente - ma anche religiosamente - è definito "lo spirito del Natale": niente serenità, stati d'animo pesanti, rinunce e sacrifici.
     Da qui, nessuna voglia di "far festa" come di "sentire la festa": quindi, niente manifestazioni esteriori, da parte di chi "sta subendo" questi giorni di festa.
     Povero Natale! Spento, mortificato, "ucciso".
     Ma da chi, in realtà ?
     E chi lo ha "ucciso", non è per caso che stia festeggiando ?
     Ai miei Amici, ma anche a chi mi legge, posso solo augurare di superare questi momenti difficili, lasciando almeno accese nei loro cuori queste lucine: serenità, salute, prosperità e pace sono i miei migliori voti per tutti loro.
 
Natale 2012                                                        Giuseppe Bellantonio
 
 
 
 
  
 

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