Il
Col. Cosimo Fazio – già in forza all'Arma dei Carabinieri e da
poco designato a dirigere il Corpo dei Vigili Urbani di Reggio di
Calabria – in questi giorni di metà Agosto è stato stroncato da
un infarto mentre, nell'espletamento dei propri compiti, coordinava
le operazioni di soccorso a favore di oltre 150 migranti sbarcati da
poco.
Quest'ufficiale,
ben conosciuto ed apprezzato per le proprie qualità oltre che per le
doti organizzative, il giorno del ferale malore aveva speso a lungo
le proprie energie per la migliore riuscita delle operazioni di
soccorso e di accoglienza: senza badare alla fatica, agli orari, al
disagio personale per la temperatura.
E
di questo la comunità non può che essergliene grata, avendo egli
dato in tal modo testimonianza di uno spiccato senso del dovere e
dimostrazione del grande cuore che contraddistingue le nostre genti,
specie del sud dell'Italia.
Questi
nostri concittadini, al di là di ogni considerazione socio-politica
e senza perdersi in sofismi o fin troppo facili distinguo, si sono
resi disponibili – con immediatezza e generosità - ad offrire ogni
possibile aiuto per questi sfortunati sbarcati sulle nostre coste.
Una
condotta generosa e responsabile che ha avuto altri emuli a
Lampedusa; ma decine di altri episodi di umana solidarietà sono
avvenuti senza attirare la luce dei riflettori, com'é giusto che
avvenga per ogni azione dove dominano disinteresse personale e
caritatevole disponibilità.
Forse sarò stato disattento, ma non ho colto molta attenzione sui mezzi di informazione nel seguire questa pur grave vicenda, quasi vi fosse del timore nel trattare un argomento le cui connotazioni sono di certo spinose ed affatto semplici.
Mi
auguro quindi che per onorare la condotta del Colonnello Cosimo Fazio, e per
rendere così onore anche all'abnegazione delle Forze militari e
civili che vengono investite di uguali problematiche, gli sia
concessa alla Memoria la medaglia d'oro al Valor Civile.
Roma, 20 Agosto 2013 Giuseppe Bellantonio
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