Rolihlahla Nelson
Mandela, Madiba del clan Xhosa, sembra allontanarsi sempre più da
quei fardelli terreni che per tantissimi anni hanno gravato su di
lui.
Quando il Cielo lo
chiamerà a sé, quando passerà oltre, potrà avere la
Consapevolezza piena di quella Pace e di quella Libertà che furono i
Suoi obiettivi più grandi, e che segnarono la Sua migliore attività
a favore delle Genti che, non solo nel Suo Paese, ambivano a
raggiungere quei diritti che sono alla base di ogni Nazione veramente
evoluta.
Ci uniamo alle preghiere
di chi vuole allontanare questo momento, augurandoci che il Grande
Mandela possa riprendersi; ma siamo anche consapevoli che l'affetto
di quanti lo stimano e lo possano amare come Uomo e come Statista,
non intende scambiare tali sentimenti con l'eccesso di vani sforzi
terapeutici.
Lo ricordiamo in modo vivido, raggiante
tra una moltitudine festante, quando venne eletto Presidente del
Sudafrica nel corso delle prime elezioni multirazziali del 1994.
Primo Presidente dopo la fine dell'apartheid: un cambiamento epocale
per quella Nazione, coltivato insieme al Presidente Frederick W. de
Klerk, e per il quale la comunità internazionale ebbe a premiarli
nel 1993 con l'ambito Premio Nobel per la Pace.
Molti i libri che oggi ci
rendono testimonianza della Sua azione anti-segregazionista, molti –
ne sono certo – quelli che saranno scritti negli anni a venire: per
descrivere ancor meglio, e con maggiori particolari, la qualità del
Suo grande impegno.
Per rendergli omaggio,
richiamerò una brevissima ma intensa frase tratta dal Suo “Lungo
cammino verso la libertà”: “Non c'é nessuna strada facile
per la libertà”.
Una frase che ci deve far
riflettere, una frase che per noi europei alle prese con una
gravissima crisi di valori, ancor prima che economica e sociale,
dovrebbe suonare come importante monito.
Non ci sono cose ovvie,
nella vita: tanto meno i concetti e i valori insiti in questa
semplice e difficilissima (da concretizzare, appieno) parola:
LIBERTA'!
La LIBERTA' così
difficilmente conquistabile, spesso in modo cruento, sempre a costo
di grandi sacrifici.
La LIBERTA' di cui
sovente si dimentica la grandissima importanza, il grande valore,
scambiandola ed equivocandola con altre forme surrettizie create da
chi – proprio attraverso parole per noi “sacre”, quali LIBERTA'
e DEMOCRAZIA – in realtà ne mortifica significato e valori per
piegarli ad interessi squisitamente di parte.
Per chi ogni giorno si
muove nell'ambito di una libertà più o meno reale e completa,
sembra che ciò sia perfettamente naturale, ovvio; in realtà non è
così, poiché la LIBERTA' va presidiata e difesa, giorno dopo
giorno, liberandola da quelle piante parassitarie che si abbarbicano
con tenacia al suo tronco, alle sue chiome: per trarne la linfa
vitale e sostituendola con elementi tossici,
Ognuno di noi, attraverso
la pratica dei propri DOVERI ancor prima che con l'esercizio dei
propri DIRITTI, deve difendere la LIBERTA'; sarà il modo migliore
per rendere omaggio al Grande Mandela e a quanti, con Lui e come Lui,
hanno combattuto . e combatteranno - per farla trionfare sulle tenebre imposte da chi
divide gli Uomini: discriminandoli, umiliandoli, tentando di piegarne le volontà.
Un Popolo unito che
sappia esprimere il valore della LIBERTA' può superare ogni
ostacolo, e ambire – altresì – a conquiste sociali, politiche ed
economiche, di tutto rilievo e di lungo respiro.
Roma, 25 Giugno 2013 Giuseppe Bellantonio
Nessun commento:
Posta un commento