mercoledì 14 giugno 2017

XIII° PREMIO INTERNAZIONALE 'SHAHBAZ BHATTI'

Dagli Amici dell'Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (AIAC) ci è stata data notizia della imminente XIII° Edizione del Premio Internazionale per la Pace intitolata alla memoria di Schahbaz Bhatti.
Un Premio per propria natura prestigioso, reso ancora più importante agli occhi dell'opinione pubblica per l'importanza e la rilevanza sociale degli Illustri premiati che sin sono susseguiti sul palco.
Quest'anno, la Commissione Internazionale che ogni anno seleziona con attenzione le più qualificate candidature, ha accolto con unanime entusiasmo e quindi consenso, la proposta dell'Il.mo Presidente dell'AIAC - il Maestro Gennaro Angelo Sguro, Artista di fama internazionale -, indirizzata a conferire a S.E. R.ma il Cardinale Crescenzio Sepe, Metropolita di Napoli, l'importante riconoscimento.
Un modo, questo, per solennizzare, i cinquant'anni di Sacerdozio dell'Illustre Prelato.
Chi scrive, anche a nome dell'Accademia di Alta Cultura - di cui è Presidente -, formula le più sincere felicitazione a Sua Eminenza il Cardinale Sepe per l'attribuzione del prestigioso Premio, congratulandosi di cuore con l'Ill.mo  Presidente dell'AIAC M° Gennaro Angelo Sguro per le nobili attività svolte dall'Ente da lui guidato con capacità e sensibilità, confortato dal contributo di idee e pareri espressi dai membri della Commissione Internazionale.
Con grande rammarico, lo scrivente non potrà aderire all'invito di presenziare, essendo impegnato altrove per un impegno pregresso quanto indifferibile: ma ciò non toglie che, in animo, parteciperà al comune impegno.
 Roma, 13 Giugno 2017
Giuseppe Bellantonio


XIIIª Edizione del Premio Internazionale per la Pace “Shahbaz Bhatti”
assegnato a S.E.R. Cardinale CRESCENZIO SEPE
19 GIUGNO 2017

Comunicato Stampa

L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (AIAC), presieduta dal Maestro Gennaro Angelo Sguro - all’unisono, con i propri 7 dipartimenti e in collaborazione con la Sifer s.r.l. -, presenta la XIIIª Edizione del Premio Internazionale per la Pace “Shahbaz Bhatti”.
La qualificata Commissione Internazionale, all'unanimità, ha deciso di conferire il prestigioso Premio a Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli.
Di seguito, le Motivazioni:
Cinquant'anni di Sacerdozio al servizio di Cristo. Da Arcivescovo Metropolita di Napoli, ha lavorato con passione, giustizia e perseveranza per la tutela dei più deboli e meno abbienti. La Sua è stata una esistenza spesa sempre per l’autentica affermazione del bene comune.
L’evento si terrà lunedì 19 giugno 2017 alle ore 17:00 presso il salone della Sifer s.r.l. in via Imparato Ferrante, 190/F - Napoli.
Ricordiamo che mercoledì 15 settembre 2010 Shahbaz Bhatti, Ministro Federale del Governo Pakistan per le Minoranze, dopo l’incontro in Vaticano con Papa Benedetto XVI, arrivò a Napoli su invito dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico per tenere la Conferenza stampa sul tema: “Diritti Umani: tutela delle minoranze” e ritirare anche il riconoscimento del “Premio Internazionale per la Pace 2010” con questa motivazione: «Al Dottore Shahbaz Bhatti, Ministro Federale per le Minoranze in Pakistan per il  coraggioso impegno profuso a proteggere e salvaguardare i diritti delle minoranze nella sua Nazione».
Fu un incontro storico che stabilì subito una forte empatia e pose serie basi di un articolato programma di collaborazione a medio e lungo termine.
A Napoli a cena Shahbaz Bhatti festeggiò il suo compleanno, nessuno immaginava fosse l’ultimo. Poco prima di partire con gli occhi lucidi dalla commozione, ringraziò per l’ospitalità il presidente Gennaro Angelo Sguro e gli disse: «Gennaro, presto verrò da te da solo per portare avanti insieme gli obiettivi dei nostri comuni ideali di pace e di giustizia». Una triste mattina a Islamabad del 2 marzo 2011 Shahbaz Bhatti venne barbaramente ucciso.
Ciò che la cattiveria e la follia umana impedì di vivere, rese più forte il vicolo stabilito nell’incontro di Napoli e l’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico si impegnò immediatamente di intitolare il premio in sua Memoria con questa motivazione: «In ricordo di un Martire e di un Uomo, che seppe sfidare la morte per affermare uno dei diritti inalienabili e fondamentali della persona, la libertà personale e quella di confessione religiosa».
             
Programma:

- Ore 17:00 -  Apertura e proiezione del Dvd: “LA MORTE DI UN FRATELLO” omaggio-ricordo
                       del nostro Caro e Compianto Amico Shahbaz Bhatti.

Ore 17:30 -  Forum: “Diritti Umani e libertà religiosa” interventi: del Prof. Francesco 
                       Balletta, del Prof. Antonio Iodice, del Dott. Alfonso Ruffo, Direttore de “Il  
                       Denaro”; del Dr. Giuseppe Blasi; dell’Avv. Raimondo Vadilonga, della
                       Dr.ssa. Anna Giordano e del M° Gennaro Angelo Sguro, Presidente           
                       dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico.

- Ore 18:30 - Proiezione del Dvd: “Crescenzio Sepe” 50° Anniversario di Sacerdozio.

- Ore 18:40 - Cerimonia di premiazione.

- Ore 19:00 - Chiusura dell’evento con lo spegnimento delle candeline sulla torta di S.E.R.
                     Cardinale Crescenzio Sepe per il 50° Anniversario di Sacerdozio

Il presente vale come invito, grazie per la cortese disponibilità e attenzione.


XIII° Premio Internazionale per la Pace “Shahbaz Bhatti”
Istituito dall’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

Brevi notizie su Shahbaz Bhatti, che fu
Ministro pakistano per la difesa delle minoranze

Shahbaz Bhatti, cattolico, figlio di missionari cristiani provenienti da Khushpur, nacque a Lahore nel 1968, fu Ministro Pakistano per la difesa delle minoranze, concentrando nel Parlamento pakistano i suoi sforzi politici sulla difesa dei diritti delle minoranze.  Nel giuramento che prestò disse di aver accettato l’incarico per il bene dell’oppresso, calpestato e degli emarginati" del Pakistan, che egli aveva dedicato la sua vita alla lotta" per l'uguaglianza umana, della giustizia sociale, la libertà religiosa, e per elevare e rafforzare le comunità delle minoranze religiose”. Aggiunse di voler inviare "un messaggio di speranza per le persone che vivono una vita di delusione, disillusione e disperazione". "Gesù è il nucleo della mia vita", disse Bhatti, "e io voglio essere suo vero seguace attraverso le mie azioni, condividendo l'amore di Dio con poveri, oppressi, vittime, bisognoso e sofferente popolo del Pakistan".
Nel 1985, Shahbaz Bhatti fondò il movimento di ispirazione cristiana Apma .
Una delle sue prime battaglie fu contro la legge sulla blasfemia, introdotta nel 1986 e utilizzata per reprimere le minoranze religiose nel paese, con particolare attenzione alla comunità cristiana, quella più colpita dalla nuova norma. Affermò Bhatti: "Voglio proporre riforme legislative per la promozione e la tutela dei diritti delle minoranze.  Accelerò gli sforzi per promuovere l'unità e la comprensione per affrontare i problemi di intolleranza, l'odio, il pregiudizio e la violenza".
Ringraziò il presidente Zardari e il primo ministro Raza Gilani perché riconoscono il valore delle minoranze per l'equilibrio interno, dando "un senso di uguaglianza" dei diritti di tutte le componenti della società pakistana. Bhatti abbracciò la fede cristiana come un bambino, commosso dalla storia del sacrificio di Cristo per il suo popolo. Da giovane, organizzò incontri finalizzati allo studio della Parola di Dio, prima di dedicare la sua vita alla difesa delle minoranze. Ricevette numerosi riconoscimenti nel corso degli anni: il premio per la libertà religiosa in Finlandia nel 2003, il premio per la pace di una organizzazione americana nel 1998, il premio per la lotta a favore dei diritti umani in Canada nel 1999 e in Italia a Napoli il “Premio Internazionale della Pace 2010”. 
Nel suo lavoro in Parlamento, non dimenticò mai di far sentire la voce degli emarginati e degli oppressi, i cui diritti promosse in ogni sua lotta politica fino a quando venne barbaramente ucciso il 2 marzo 2011 ad Islamabad, da un feroce commando armato di Talebani pakistani.


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