domenica 19 marzo 2023

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2023

Mai come quest’anno la simbologia esoterica e simbolica legata ai Solstizi e agli Equinozi si prospetta ricca di contenuti ancor più significativi.                                                 Chi governa gran parte del mondo, ha assunto posizioni tali da gettare nella confusione e nel lutto della malattia e della guerra – quest’ultima, direttamente o indirettamente combattuta – adottando metodiche intese a influire pesantemente sul pensiero collettivo, attraverso la costruzione di “verità” speciose e di eventi che altro non sono che strumenti di “distrazione” dissimulanti i reali obiettivi: conquista materiale di territori per impossessarsi delle loro ricchezze, quindi cupidigia e smania di imporre un potere che schiacci le economie, mortifichi gli uomini, dissipi le ricchezze faticosamente costruite, confonda e offuschi le menti.      In ogni caso, la lotta lacerante che avviene nell’uomo, è spaventosa quanto per lo più silente: al punto che i soccombenti non hanno neanche la forza di riappropriarsi della propria piena volontà. Persino la costruzione del pensiero, prende strane vie, zigzagando tra neuroni appannati e determinando una reattività scadente e priva di quei guizzi che i concetti di ‘pensiero’, ‘idea’, ‘intuito’, richiamano normalmente alla mente.          Non di rado, mi porto a quelle riflessioni di scienziati e ricercatori – quelli seri, non certo quelli ‘a tassametro’ – che temevano il rapido e indotto trasformarsi di genti da evolute e progredite in zombi, ossia in una moltitudine di apatici facilmente indottrinabili e quindi strumentalizzabili, dalla volontà fiacca, da tenere legati ora con minace ora con concessioni, tali da scadere in pseudo libertà, in finte democrazie, in pseudo valori, utili a dissimulare l’inganno e la prevaricazione. Vero è che sono ormai tanti i soggetti che hanno rifiutato che qualcuno potesse mettere delle sbarre alle loro menti, imprigionandoli in una dimensione tenebrosa e vuota. Resistono, si affidano al prevalere della ‘ragione’ e della ‘libertà di pensiero’, tentando di creare dei ‘punti di resistenza’ di segno sociale e culturale, oltreché tecnico-scientifico, al cui interno è riposto il meglio di Valori, Tradizioni, Storia e Cultura.                                                                                               È questo l’Equinozio che presiede al ‘risveglio’: tra primavera ed estate la forza della Natura si rivela prepotentemente al mondo, toccando e coinvolgendo l’animo dell’uomo. Assistiamo così al ‘risveglio’ di intere comunità di uomini che “… sapranno formarsi sulla base di una rinnovata spiritualità per riaprire il varco chiuso dal materialismo, per frenare l’irruzione di forze oscure e la caduta dell’umanità nel subumano… L’anima dell’uomo si riversa in ciò che vive intorno, così egli diventa uno con tutto ciò che cresce, con ciò che germoglia e sboccia: fiorisce insieme al fiore, germoglia con la pianta, fruttifica con l’albero. La primavera scioglie, in una possente espirazione, gli spiriti della natura: essi sorgono dalla tomba dell’inverno, si innalzano nell’atmosfera sino a sfiorare le orbite dei pianeti e a percepire le leggi eterne delle stelle. La terra in inverno era quieta e placata come lo è la testa dell’uomo quando ha risolto un enigma. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella Natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto terra serpeggia la brama di vivere”.                                                                Piace, nella circostanza, il ricondursi al pensiero di Rudolf Steiner e di Louisa Edith Church Maryon, segno che i mali dell’Uomo sono noti da tempo e che il contatto con la Natura, e il rispetto per essa – ancorché per tutti gli esseri viventi – sono sicura via per ricondursi a una forte pace interiore ancorché a quella pace globale cui l’Umanità, pur se maldestramente, tende.                                                                                                              Non abbiamo più a disposizione margini per perseverare negli errori, e la nostra peculiare impostazione mentale ci spinge prepotentemente a credere in noi stessi e nelle nostre energie, a contribuire, a offrire il meglio di noi stessi, a utilizzare il nostro intelletto per ‘unire ciò che è sparso’, per costruire con buone pietre un edificio solido e incorruttibile chiamato ””futuro””: un futuro degno di essere vissuto, un futuro pacifico e luminoso, all’insegna dell'Armonia e di quel sentimento puro che è l'Amore, veri motori dell'Universo.  

Roma, 20 Marzo, Equinozio di Primavera 2023                

Giuseppe Bellantonio

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3 commenti:

  1. Dalla Collega Giornalista Gemma Tisci, mi graditissima e attenta lettrice, ricevo questo commento. """Buongiorno. Avrei voluto rispondere all'articolo inerente l'equinozio di primavera, ma non ci sono riuscita. Visti che si concatenano, farò sentire la mia flebile voce usando questo spazio. Grazie. Popolo sottomesso, reso quasi a zombie, beh devo purtroppo dire che non sono stati gli eventi a renderere la stragrande maggioranza servile, sicuramente lo era già. Solo che lo stiamo notando adesso. Il grande risveglio probabilmente non avverrà più per il genere umano,, non lo merita, non lo ha mai meritato. Chi comanda il mondo ci osserva da sempre e ha imparato bene a capire come, quando e con che argomentazioni e problemi colpire, e lo fa giocando a rialzo. Il grande gioco a rialzo che annienta i deboli. L'umanità, tranne pochi eletti (beati loro o forse dannati loro) alla luce di quello che succede, secondo me, è stata sopravvalutata, altrimenti non si abbasserebbe ad accettare quel che gli viene chiesto con tanta disinvoltura. Morire in guerre di cui non conoscono i motivi, chiusure e confische dei beni anche solo a causa di minime irregolarità, museruole, sieri sperimentali, insetti nel piatto, tra un po' acqua data con il contagocce. Ce lo meritiamo, proprio ieri riflettevo sul fatto che appena il livello socio culturale s'innalza, succede qualcosa che ci scraventa in basso ai minimi livelli e ci riconduce al nostro essere animale interessato solo ai beni primari quali mangiare, dormire e altre due tre cose. Di buono però è che adesso di questa triste realtà ne abbiamo consapevolezza. I nostri occhi sono più attenti ad osservare e le orecchie più attente a sentire.
    Non voglio dilungarmi troppo e concludo lanciando il messaggio di auguri e speranza di ancora abbiamo bisogno
    Buon Equinozio...
    Che sia foriero di bellezza e armonia ma soprattutto di Risveglio""".
    Le parole, i concetti stessi esposti dalla Collega, da Gemma, danno ancora più energia alle parole da me spese. Certamente, il genere umano si trova tramortito (ma, giustamente, non da oggi: il processo é stato lento ma costante e metodico), e sembra vivere più di energie residuali che di nuovi, vivificanti, spunti. Soccomberemo? O avremo una nuova alba? Mai c'è stato tanto scollamento tra amministratori e genti: cittadini di cui non si tiene conto delle reali esigenze (ormai, per lo più legate a un regime di brutale 'sopravvivenza'), e il precipitare degli ultimi avvenimenti bancario-finanziari acuisce il senso di impotenza di chi annaspa e cerca di non affogare, impegnando ogni energia.
    Sapranno gli amministratori cogliere questo segnale di fortissima difficoltà? Sapranno alfine operare per il bene dei Cittadini stessi? Le delusioni fin qui accumulate, sono enormi e stratificate, persino sedimentate.
    Ma io spero. Persino a oltranza, ma spero.
    Grazie, Gentilissima Gemma, per la tua cortese attenzione e grazie per il rinnovato spunto insito nelle tue parole, nelle tue riflessioni.
    Giuseppe Bellantonio

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    1. Grazie a te, Gemma. Amo confrontarmi, e le tue osservazioni sono state molto significative. Grazie!

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