L’Artista Luca Puglia espone a Milano l'11 Novembre in una 'personale' che si preannuncia ricca di contenuti, posta com'é all'insegna delle emozioni e dell'energia del colore.
Luca, fin da giovanissimo si è dedicato alla pittura costruendo un cospicuo bagaglio culturale e artistico che interpreta con bravura da più di 25 anni.
Sono anni importanti per la pittura di Puglia, nel cui contesto si interessa a tutto ciò che è espressione artistica. Gestisce per lungo tempo un Atélier dove l’arte viene espressa in molte sfaccettature mediante la musica, la pittura, la moda e la cinematografia. Tutti aspetti che hanno condotto il suo 'fare arte' ad un alto livello comunicativo. Da sempre attratto dalla “ricchezza” spirituale ha coltivato lo studio per la filosofia e la teologia, trovando in esse non solo spunti di riflessione, ma anche un modo di dipingere altamente incentrato alla rivelazione di queste particolari e profonde energie.
Nei suoi tratti, ritroviamo una pittura astratta che si manifesta come una forma d'arte plurale e perciò di volta in volta naturalistica, mistica, simbolica. Valori fortemente accresciuti dalla tavolozza cromatica dove è presente anche il sangue dell’artista, strumento altamente poetico per evidenziare proprio ciò che vi è più di immateriale e di cospicuo: l’anima.
É la contrapposizione dello spirito nella materia, dell’infinito nel finito. L'orchestrazione ampia del colore e del sangue vive all'interno di una prospettiva in cui l'istinto agisce in modo sensibilmente libero con lo scopo di ottenere l'effetto sentito. Tramite la scioltezza dell’uso del colore con il sangue e la luce pura impalpabile, i suoi dipinti mandano un fulgore che ci conduce all'interno di nuove civiltà trascendentali, dove cielo, acqua e vegetazione si fondono in un'unica forza energetico-cromatica componendo una scena di intensa e sublime profondità sentimentale.
Luca, fin da giovanissimo si è dedicato alla pittura costruendo un cospicuo bagaglio culturale e artistico che interpreta con bravura da più di 25 anni.
Sono anni importanti per la pittura di Puglia, nel cui contesto si interessa a tutto ciò che è espressione artistica. Gestisce per lungo tempo un Atélier dove l’arte viene espressa in molte sfaccettature mediante la musica, la pittura, la moda e la cinematografia. Tutti aspetti che hanno condotto il suo 'fare arte' ad un alto livello comunicativo. Da sempre attratto dalla “ricchezza” spirituale ha coltivato lo studio per la filosofia e la teologia, trovando in esse non solo spunti di riflessione, ma anche un modo di dipingere altamente incentrato alla rivelazione di queste particolari e profonde energie.
Nei suoi tratti, ritroviamo una pittura astratta che si manifesta come una forma d'arte plurale e perciò di volta in volta naturalistica, mistica, simbolica. Valori fortemente accresciuti dalla tavolozza cromatica dove è presente anche il sangue dell’artista, strumento altamente poetico per evidenziare proprio ciò che vi è più di immateriale e di cospicuo: l’anima.
É la contrapposizione dello spirito nella materia, dell’infinito nel finito. L'orchestrazione ampia del colore e del sangue vive all'interno di una prospettiva in cui l'istinto agisce in modo sensibilmente libero con lo scopo di ottenere l'effetto sentito. Tramite la scioltezza dell’uso del colore con il sangue e la luce pura impalpabile, i suoi dipinti mandano un fulgore che ci conduce all'interno di nuove civiltà trascendentali, dove cielo, acqua e vegetazione si fondono in un'unica forza energetico-cromatica componendo una scena di intensa e sublime profondità sentimentale.
Nella sua formazione specifica possiamo definirlo un’autodidatta, caratteristica che gli ha permesso di vivere liberamente e assiduamente un percorso di ricerca artistica all'insegna della sperimentazione e dell'innovazione, contrassegnate da un profondo studio delle tecniche espressive e della storia dell’arte.
Tra personali e collettive, sono molte le Mostre a cui ha partecipato con grande successo di pubblico e critica.
La prima 'personale' é del 2005 nella sua città natia. Successivamente, ha partecipato a numerose Mostre a Roma, Venezia, Ravenna, Palermo, Napoli, Salerno e Milano, tutte recensite su riviste tematiche, quotidiani regionali e nazionali.
Di seguito, riportiamo una recensione del Critico d'Arte Massimiliano Porro, che sottolinea sotto il profilo della tecnica e dei contenuti le belle qualità artistiche del nostro Luca Puglia, peraltro uno degli aderenti della prima ora al MIRA-Movimento Internazionale per un Rinnovamento nell'Arte e al Manifesto per l'Arte elaborato e diffuso dall'Accademia di Alta Cultura, di cui Luca è Socio.
DIPINGERE L’INVISIBILE
“Ardevano nella notte fuochi
dopo il tremendo scontro che aveva impregnato del sangue di valorosi cavalieri la
pianura”. Quante vite spezzate mentre l’ultimo cavaliere superstite decideva
di dipingere e narrare intingendo nel terreno il pennello…
Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose
rabbie e infinite
menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi
di corpi che
vengono abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra
azzurri spazi gelidi e
lande desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia
pacificami il cuore*
Tutto parte dal cuore, macchina perfetta che pompa,
lancia, scalda e fa fluire il sangue in tutto il corpo e… non solo. Esce,
estratto, diventando prolungamento fisico e depositandosi sulla tela, sulla
tavola, sulla superficie che lo accoglie in un abbraccio che va oltre la
sembianza. Dipingere attraverso il visibile ciò che è invisibile. Dare forma ai
propri sentimenti, alle proprie sensazioni che non hanno mai tregua e che istintivamente
prendono possesso della dimensione del mondo e ancor più in là
dell’universo.
Cercare l’origine della propria vita dentro di sé,
ascoltando il palpitare e lo scorrere organico, puro espressionismo astratto.
La violenza dei colori si mischia all’elemento ematico, presente in quantità
minuta ma fondamentale, per trasformare un quadro in un campo di frequenze
energetiche, positive, negative, elettriche, scintillanti al pari delle stelle
del cielo.
Inseguendo come in uno spartito musicale le note che
danno un’intensità sempre diversa di modulazione così come di impetuosi
cromatismi.
Una produzione ampia, frenetica che diventa valvola di
sfogo dell’artista calato in un mondo epico dove la battaglia è all’ordine del
giorno e dove si auspica un ritorno ad un contesto di pace e cura del prossimo.
Ogni opera di Luca Puglia necessita una riflessione
che consente di comprendere quanto si ha di fronte: una porta verso l’intimità
di ognuno che si schiude come uno squarcio. Che colpisce. Ogni colore a olio mescolato
con l’essenza del pittore non è solamente elemento fluido ma sostanza di cui
sono fatti i pensieri e i tumulti del suo animo e di chi osserva.
Si incontrano Ritratti che cambiano e rivelano ciò che
in quel momento si è davvero, senza le falsità di maschere ma con la tenacia di
chi sta perseguendo la verità per mostrarsi senza vergogna. Sono tappe di un
cammino che continua, quotidianamente, lontano dall’azionismo viennese, il Wiener
Aktionismus che faceva del
proprio corpo un’arma da sacrificare all’arte e al mondo. In questo caso,
invece, le cellule del pittore si diffondono nell’ambiente e ciò che potrebbe
sembrare schiettamente materico diviene spiritualmente alto. Ecco allora che si
ritorna al cuore, sede della vita ma anche di ogni temperamento che accompagna
le ore del giorno e della notte. Senza fermarsi. Raccontando storie per mezzo
di segni, pigmenti, pennellate dense che a contatto con l’aria che respiriamo dichiarano
ancor più chi siamo veramente.
Friedrich Nietzsche diceva: “Di
tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue”. Non potrebbe
esserci modo migliore per esprimere la veemenza dell’arte di Luca. Colma di un
arcaismo che si perde nella notte dei tempi tra rombi di tuono e schegge di
fulmini, costantemente alla ricerca di un senso di appartenenza e presenza riscontrabile
già nelle antiche grotte preistoriche. Tutto conduce a comunicare, a
sconvolgere, a commuovere…
Corro via, ma non so se
Fuggire o rincorrere
Qualcosa forse chi
Sono qui e dentro me
Sangue impazzito che
Mi spinge fino a voi*
Massimiliano Porro
Massimiliano Porro
*(Consorzio
Suonatori Indipendenti – Fuochi nella
notte di S. Giovanni)
**(Omar Pedrini – Sangue impazzito)
grazie Giuseppe bell'Antonio
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