Rifarsi agli anni delle sanguinose battaglie con cui i combattenti degli originari tredici stati – che trovarono alleati che, con loro, ne condivisero gli Alti Ideali - contrastarono vittoriosamente le truppe avversarie; concentrarsi sulle decisive battaglie di Saratoga e di Yorktown; ricordare tutte le fasi della Dichiarazione d'Indipendenza, i militari che combatterono sul campo, gli uomini politici ed i presidenti che via via si sono susseguiti fino ad oggi, è un esercizio eccellente e tale da richiamare alla memoria eventi tanto importanti alla cui radice c'è la ricerca della Libertà attraverso l'abbattimento della tirannia e la fine di una sofferta occupazione, sostenute dal fortissimo desiderio di conseguire una ben precisa, libera e decisa identità.
Il mio personale desiderio però non è quello di unirmi al coro di quanti – negli anni – per questo evento sono avvezzi ripetere frasi belle ed importanti; non perché non le condivida, anzi: ma perché non amo la retorica, specie da parte di chi usa un identico bla-bla- per tutte le occasioni.
Ma penso, da studioso, che un Anniversario così prestigioso, per essere degnamente onorato, deve ricordare l'importante - e talvolta – esiziale tributo di sangue e di vite umane che il Popolo Americano ha versato nel Mondo alla causa della Libertà e per la liberazione di molti Popoli, a loro volta mortificati da odiose forme di oppressione e di coercizione: fisica e non.
Certamente possono esservi stati degli errori: ma fanno parte dell'amministrazione e della politica di un Paese, ed è quindi meglio affidarli alla bilancia della Storia. Ma mai, questi, possono far passare in seconda linea – ovvero, far dimenticare – questo oneroso tributo versato dal Popolo Americano.
Questo è il miglior modo che io ho oggi per salutare una Nazione che celebra l'Anniversario della propria Indipendenza: onorandone i Suoi Caduti per la propria e l'altrui Libertà.
I tempi cambiano con una grande velocità, cui l'Essere Umano tenta di adattarsi: il più delle volte non riuscendovi, quasi sempre subendo il corso di quegli eventi che altri determinano ovvero contribuiscono a determinare, sovente in modo pedissequo, passivo. Ma se i tempi cambiano, i Valori di base - ancorché mistificati o barbaramente involgariti - restano: e sono destinati a tornare prepotentemente a galla, come turaccioli in un mare in tempesta, che solo sembra sommergerli e portarli negli abissi.
La Libertà, tutti i Valori fondanti, potranno essere attaccati, sviliti, stravolti, violati e violentati, ma sono destinati dalla Storia e dal Diritto Naturale a venire prepotentemente a galla, a risorgere.
La Storia è piena di tentativi di sopraffazione e coercizione contro gli Esseri Umani: credo di non sbagliare sostenendo che è stata la forza, la violenza, la lotta per la stessa sopravvivenza, a caratterizzare le prime tappe dell'evoluzione umana; ma subito dopo, sempre più forte, è stata la naturale esigenza di costituirsi in gruppi più o meno numerosi. Ma la Storia è anche piena delle ribellioni dell'Uomo contro la sopraffazione e la violenza, contro tutto ciò che lo poteva rendere schiavo di un qualcosa o di un qualcuno. E sempre la Storia, la Grande Maestra che taluno tenta disperatamente di ignorare, ci dice che è solo questione di tempo, e che il Male non prevarrà, pur se (solo) camuffato da Bene.
Roma, 4 Luglio 2021 Giuseppe Bellantonio.
1) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Ai sensi dell'art. 65 della Legge 22 Aprile 1941 n° 633, è vietata la riproduzione e/o diffusione totale o parziale - sotto qualsivoglia forma - senza che vengano citati il nome dell'autore e/o la fonte ancorché informatica.
2) E' vietato trarre copie e/o fotocopie degli articoli/interventi contenuti nel presente blog - con qualsiasi mezzo e anche parzialmente - anche per utilizzo strettamente personale/riservato.
Avviso - Disclaimer 2
Nessun commento:
Posta un commento