Al Castello Aragonese di Reggio Calabria si è conclusa da pochi giorni la manifestazione culturale “Sapori e Saperi della Tradizione”, organizzata dall’Associazione Turismo per Tutti, presieduta dalla brava Patrizia D’Aquì, inauguratasi il 1° Novembre.
Nel
contesto della kermesse, per la prima
volta in assoluto, nella particolare e suggestiva cornice del Castello
Aragonese, sono state ospitate tre Mostre in contemporanea, tra cui:
Mostra “VI°
Urban Contest” (Curatori Elisa Urso
e Massimo Picchiami, fondatore del Movimento Artistico Pentastrattista)
Mostra “Reggio
in Mostra” (Mostra di fotografia del fotografo Nicola Severino)
Una Mostra
bellissima, molto significativa con la presenza di tanti Artisti,
tra i quali la brava ed eclettica Maria
Maddalena Cicciù - in Arte Marilena
Mia - Artista poliedrica e pittrice di valore, Direttrice Artistica dell’Associazione Gaudium di Milano,
promotrice della presenza "Reggio in Mostra" nel contesto della
manifestazione. Gli Artisti si sono prodotti in una varietà molto significativa
di opere fantastiche - con tematiche e stili diversi - ma tutte ricche di un
grande amore per l’Arte, per la Vita, per la stessa Terra di Calabria, con il proprio
patrimonio di tradizioni e saperi!
L’opera in
Mostra dell’Artista Maddalena Cicciù, ha raccolto meritati consensi e, proprio
a questo riguardo, ci fa piacere riproporre la favorevolissima recensione del Critico d'Arte, Mara
Ferloni, dal titolo ‘L’acceso Mondo Pittorico di Mia’: le cui espressioni
ci piace riportare qui di seguito.
“”Maria Maddalena Cicciù in arte Mia, Artista molto
versatile, sa ben avvalersi dell’esperienza e degli insegnamenti acquisiti nel
frequentare lo studio del suo Maestro, l’indimenticabile pittore fantafisico calabrese Cristoforo Taglieri (Crista), scomparso
alcuni anni fa, che oltre ad insegnarle le varie tecniche ne ha stimolato la
personale sensibilità per il colore spronandola anche ad una continua ricerca
filosofica e spirituale. Infatti Mia è un’artista che sa cogliere l’animus più intimo delle cose e ne
trasmette l’essenza. La sua pittura è aperta sia su ampie distese dell’anima,
immaginate, sognate, arricchite dalla luminosità mediterranea, piena di calore
e di sole, sia sul mare della sua terra, la Calabria, dalle tonalità ammalianti
sempre in continuo movimento. Ma anche i pesci sui fondali marini o altre specie
del mondo animale attraggono la sua creatività e diventano espressione e
metafora della vita, un racconto colorato di grande suggestione. In ogni opera
si coglie una sensitiva bellezza ed un profondo afflatus dei e si percepisce la dissonanza tra la realtà che la
circonda e quella forza che solo un’anima che vibra di emozioni e sensazioni
possiede. Nei paesaggi, i colori strutturano l’equilibrio di una tavolozza
affinata, personale, cromaticamente completa, calda, vibrante che ingloba nel
diario della memoria gli elementi formali e crea il risultato di una dinamica
visiva che spazia fin dove l’orizzonte diventa infinito e rende l’atmosfera
senza tempo, sospesa nel sogno verso i confini della mente, nell’immensità dove
annega ogni pensiero. Sono tele emotivamente intense, poetiche, nelle quali si
avverte quanto sia vitale l’amore per la bellezza della natura, per la vita,
per l’arte di questa artista gentile, preparata, all’apparenza fragile e così
forte da trovare nella passione artistica una fonte sempre nuova di energia e
di speranza. In una recente mostra personale le opere di Mia, una festa di
colori, mi hanno riportato alla mente alcuni versi del poeta calabrese Antonio De Marco: E’ la visione … che mi fa dipingere, /diamante solitario / che accende
e fa vibrare i miei colori /anche se cala il sole della sera/!/ Per me sei
l’alba / prendo la luce agli occhi tuoi / … e la mia tavolozza … è sempre d’oro.””
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