Sabato 24, nella particolare e splendida cornice del Museo Hendrik Christian Andersen, a Roma, si è tenuto il vernissage dell’interessante Mostra dal suggestivo titolo “LABORATORIO ETERNO”- Ad esporre le loro opere, le loro installazioni, un gruppo di Artiste dei Paesi Nordici: Marianne Groennow, Siri Kollandsrud, Anita Viola Nielsen, Jane Maria Petersen e la svedese Elisabeth Westerlund.
Le Artiste “…contemporanee
nordiche in dialogo con la collezione del Museo H.C. Andersen di Roma…” recita
il Comunicato Stampa diramato per l’occasione “…si sono confrontate con la
collezione museale durante i loro soggiorni di studio a Roma presso l’Accademia
di Danimarca e gli altri Istituti nordici. Le frequenti visite a Villa Hélène –
casa atélier di H.C. Andersen, oggi
Museo aperto al pubblico –…” hanno certamente giuocato un profondo ruolo
ispiratore “…per i loro lavori che utilizzano varie forme espressive, dal video
alla pittura, dall’installazione al collage, dall’incisione al suono”.
“Il titolo scelto per
la Mostra ‘LABORATORIO ETERNO’ si ispira anch’esso al Museo.(.).per tre motivi:
l’idea dell’atelier insita in questo luogo e condivisa da tutte le artiste
nordiche; il concetto di ‘eternità’ cercato solitamente nella creazione
artistica e usuale denominazione della città di Roma; infine l’idea stessa della
‘Città Mondiale’ di H.C.Andersen, intesa come sede internazionale di un perenne
laboratorio di idee nel campo delle arti, delle scienze, della filosofia, della
religione e della cultura fisica”.
La Mostra sarà documentata
da un catalogo bilingue italiano/inglese, grazie al quale sarà presentato il
lavoro di tutte queste brave Artiste, le cui opere fanno parte di importanti
collezioni museali, presso il Moderna Museet di Stoccolma, la National Gallery
of Denmark di Copehagen, l’Art Museum di Malmoe.
Ho personalmente apprezzato
l’espressività che, con efficace semplicità, queste Artiste dalla forte
personalità hanno saputo trasfondere nelle loro opere: all’insegna della
sperimentazione, della ricerca materica, dell’innovazione delle proposte senza disdegnare la sfida delle contaminazioni.
Ci sono state in particolare un paio di installazioni, di queste brave Artiste, che mi hanno riportato alle sperimentazioni della seconda metà degli
anni settanta del ’900, fatte dal compianto M°Dario de Blanck – vero genio
innovativo dell’Arte Contemporanea – mentre operava tra i suoi ateliers di Lugano e di Roma, e
che tanto piacevano a Chi – Grande Artista – gli fece da Maestro e da
Ispiratore: lui le chiamava ‘i miei gessi’ o ‘le mie bamboline’, ma chi le
ammirava ne era estasiato e veniva intrigato dalla plasticità che queste forme,
aggregate in sapienti e ispirati ensemble, sapevano trasmettere.
E' stato poi un tuffo nell'Arte più bella e pura il poter ammirare le tante opere presenti nel Museo, testimoni delle ispirazioni, dell'abilità e della bravura di Andersen, di cui è presente un ritratto ad olio (vedi in apertura): gessi e bronzi stupendi, tra i quali particolarmente significativi ai miei occhi 'L'Angelo della Vita'' (bronzo dalla incredibile vitalità, realizzato nel 1912) e 'La Sera' (gesso de 'La Fontana della Vita', creato tra il 1907 ed il 1909).
E' stato poi un tuffo nell'Arte più bella e pura il poter ammirare le tante opere presenti nel Museo, testimoni delle ispirazioni, dell'abilità e della bravura di Andersen, di cui è presente un ritratto ad olio (vedi in apertura): gessi e bronzi stupendi, tra i quali particolarmente significativi ai miei occhi 'L'Angelo della Vita'' (bronzo dalla incredibile vitalità, realizzato nel 1912) e 'La Sera' (gesso de 'La Fontana della Vita', creato tra il 1907 ed il 1909).
Roma,25 Ottobre 2015
Giuseppe Bellantonio
freelance
e scrittore, esteta letterario e artistico v.Presidente 'Accademia di Alta Cultura'
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